Il Mondiale di Formula 1 è partito con pessime notizie per Mercedes e Lewis Hamilton: l’incubo del 2022 è tornato a materializzarsi
Festa grande in casa Red Bull e Aston Martin depressione in molti altri team a cominciare da Ferrari e Mercedes. Sono bastate le qualifiche e la gara in Bahrain per capire quanto sarà dura la stagione in casa di chi non riesce a risolvere i suoi problemi. Toto Wolff si aspettava un inizio un po’ diverso dopo un 2022 da dimenticare ma così non è stato.
Sembra quasi che un anno sia passato invano, perché il progetto della W14 è nato quasi peggi della monoposto guidata nell’ultima stagione da Lewis Hamilton e George Russell. Il team ha avuto tempo e modo per rimediare ai suoi errori e invece anche a Sakhir ha mostrato evidenti limiti sia sul giro secco che in gara.
Hamilton ha chiuso a 51 secondi da Verstappen, ma solo perché nel finale la Red Bull dell’olandese ha rallentato il ritmo. Russell ne ha rimediati 56, nessuno dei due è mai stato in lotta per la pole e per il podio, ma soprattutto sembra complicato riuscire a rimediare prima di arrivare a Jeddah dove tra una settimane riprenderà il Mondiale.
Toto Wolff, allarme rosso in Mercedes: in Bahrain toccato il punto più basso
In Ferrari sono cominciati i processi e molto probabilmente continueranno le epurazioni nel settore tecnico. Alla Mercedes per ora non si tocca nessuno, ma Wolff nei giorni successivi al GP del Bahrain non ha nascosto la sua amarezza.
Intervistato dal quotidiano ‘Osterreich’, il team principal della squadra anglo-tedesca è stato molto chiaro: “Credo che Red Bull possa vincere tutte le gare del campionato. Eravamo arrivati in Bahrain pieni di grandi ambizioni, ma la realtà è stata profondamente diversa. Loro possono giocare con la concorrenza e non soffrono in alcun modo il degrado”.
Non così è in Mercedes, perché Wolff preferisce guardare in casa sua e non godere degli altri insuccessi. Lo scorso anno dopo la metà della stagione, con gli aggiornamenti arrivati sulle monoposto, la storia è cambiata ed è anche arrivata la vittoria di Russell nel GP del Brasile, assolutamente inattesa.
Oggi però la musica che suona è completamente diversa. Mercedes ancora una volta è partita in ritardo e non sarà semplice rimediare. Lo ammette anche lui: “L’anno scorso siamo riusciti a migliorare, ma adesso sembra che non funzioni nulla. Mi sembra evidente che anche quest’anno non possiamo più farlo: non competeremo per il campionato del mondo”.
Mercedes ferma al palo, il duro attacco di Hamilton: “Devono ammettere di non avermi dato ascolto”
Lewis Hamilton è ripartito dal Bahrain con troppi pensieri in testa, perché il rischio è quello di dover rincorrere tutto l’anno come è capitato nel 2022. Per uno come lui, abituato negli ultimi due lustri a lottare per il mondiale e spesso a vincere, una disdetta.
La stagione è partita con un quinto posto che non aggiunge nulla alla sua carriera, ma aumenta i problemi del team di Brackley. La monoposto è cambiata, ma non è stato abbandonato il progetto tecnico del 2022 e così il ritardo continua.
Ora però il sette volte campione del mondo sta perdendo la pazienza. Così ai microfoni della BBC si è sfogato. Un duro attacco che non è passato inosservato: “Nella passata stagione ho detto al team quali erano tutti i problemi della monoposto. Penso di aver guidato abbastanza auto nel corso della mia carriera da sapere di cosa ha bisogno una vettura per andare veloce. Ora devono ammettere di non avermi dato ascolto, di aver progettato un’auto che non si comporta come dovrebbe e di dover lavorare sodo”.