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Calcio

Nazionale senza attacco: Mancini chiama Retegui

Allarme lanciato, risposte in arrivo. Roberto Mancini l’aveva detto “La Nazionale ha un problema in attacco“, così il CT cerca nuove soluzioni. Secondo quanto riportato da Tuttosport, Mancini avrebbe intenzione di convocare per le prossime gare della Nazionale contro Malta e Inghilterra l’attaccante argentino Mateo Retegui. 23 anni, in forza al Tigre ma di proprietà del Boca Juniors, El Androide” sarebbe la prima risposta alla “drammatica” situazione dell’attacco dell’Italia. Una nuova opzione, dopo che nelle scorse settimane era emerso anche il nome di Andrea Compagno, centravanti della Steaua Bucarest.

L’ALLARME DI MANCINI PER LA SUA NAZIONALE

Mancini ha lanciato l’allarme “I nostri attaccanti non stanno giocato“. Il riferimento era in particolare al ruolo del centravanti. A novembre la Nazionale ci aveva lasciato con l’utilizzo da centravanti di Raspadori, l’intenzione di Immobile di non dar seguito alla sua esperienza azzurra e le difficoltà di Scamacca nella sua nuova avventura inglese. Tutti elementi che confermavano un trend già in essere da anni: l’Italia non produce centravanti di rilievo. L’unico candidato con numeri importanti è quel Ciro Immobile che, nonostante il rendimento alla Lazio, in Nazionale ha sempre faticato.

I NUMERI DEGLI ATTACCANTI AZZURRI

Giacomo Raspadori, pur con caratteristiche diverse dal solito, era riuscito a farsi notare: 5 reti in 17 presenze, un bottino importante rispetto a tutti gli altri. L’attaccante bolognese ha aiutato il Napoli nella prima parte della stagione, quando è mancato Victor Osimhen. Tuttavia, dal rientro dopo la pausa Mondiale, Raspadori ha giocato pochissimo e non ha mai più trovato la via del gol.
Dall’inizio del 2023, l’ex attaccante del Sassuolo ha giocato 126 minuti su 1080 minuti disputati dal Napoli. E non solo: al momento è anche ai box per infortunio e la sosta incombe.

Nel frattempo l’ex compagno Scamacca, anche lui alle prese con un problema fisico da cui era parzialmente rientrato salvo poi doversi rifermare, ha giocato appena 1257 minuti stagionali. Il West Ham fatica e con lui anche Scamacca che dal post Mondiale ha giocato 176 minuti arrivando pure al gol.

Immobile, invece, sta affrontando quella che è la stagione più difficile della sua carriera dal punto di vista fisico. Improbabile dunque che Mancini possa insistere con il capitano biancoceleste.
Tra i centravanti rimane solo la candidatura di Moise Kean, spesso utilizzato da Allegri, seppure alle prese con problemi disciplinari.

COMPAGNO E RETEGUI: DUE NUOVE SOLUZIONI PER LA NAZIONALE

In questa situazione Mancini ha deciso di scandagliare ancora più a fondo tutto il mondo e cercare nuovi attaccanti. La Nazionale, dunque per le sfide di qualificazione a Euro2024 contro Inghilterra e Malta, dunque si appresta a salutare due nuovi arrivi, Andrea Compagno e soprattutto Mateo Retegui. Al momento entrambi sono inseriti solo nella lista dei pre-convocati ma con la situazione in essere hanno buone chances di essere convocati in via definitiva.

Compagno e Retegui sono due scelte molto diverse tra loro, ma entrambe ben ponderate.

CHI È MATEO RETEGUI?

Per chi fosse completamente all’asciutto e non seguisse il campionato argentino, Retegui è probabilmente il giocatore più interessante delle ultime due stagioni.
Retegui è un argentino con origini italiane e, come tanti cittadini del Paese sudamericano, possiede anche il passaporto del nostro Paese. Sul suo talento, in passato, aveva scommesso anche Francesco Totti che lo avrebbe voluto portare alla Roma. Nella passata stagione e nell’attuale, Retegui era ed è in prestito al Tigre dal Boca Juniors. Gli Xeneizes, che lo presero dal River Plate che lo lasciò libero, non hanno mai puntato sul talento del giocatore di San Fernando.  Al Tigre però è esploso nella passata stagione con 23 reti in 42 presenze tra tutte le competizioni, e si sta ripetendo quest’anno con 6 reti nelle prime 6 gare di Superliga argentina.

Alla ricerca di una soluzione, Mancini allora avrà pensato di farsi sfuggire l’occasione. Snobbato da Scaloni, Retegui ha la possibilità di essere parte del gruppo azzurro e una volta vestita ufficialmente la maglia azzurra in una delle prossime gare, non potrà più cambiare. Ecco perché bisognerà capire se Retegui ha intenzione di rispondere alla chiamata della nostra Nazionale. La mossa di Mancini è evidentemente mirata a non perdere un talento, dopo il caso Senesi a lungo ignorato e poi convocato per sottrarlo all’Italia.

L’IDENTIKIT DI ANDREA COMPAGNO

La storia di Andrea Compagno è molto diversa. Compagno, centravanti classe 1996 nato a Palermo, ha speso una vita nei dilettanti. Dal sud al nord, passando per le isole, ha cambiato tante squadre nonostante sia relativamente giovane.
Lo sliding doors della sua carriera glielo hanno dato prima il Tre Fiori a San Marino e poi l’Universitatea Craiova nella seconda divisione romena. Due buone esperienze, senza numeri impressionanti, che nel giro di tre anni lo hanno portato ad approdare alla Steaua Bucarest, una delle big del calcio romeno. Qui, in questa stagione, è esploso 17 reti stagionali (di cui una in Conference League) e la testa della classifica cannonieri del campionato romeno.

Redazione Sportitalia

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