Il posticipo di ieri sera tra Roma e Juventus ha mostrato quanto difficile sarà da qui alla fine della stagione la corsa alla Champions League. Con il successo di ieri la Roma è riuscita a riprendere il Milan, mentre la Juventus ha visto sfuggire la possibilità di riportare il ritardo dal quarto posto a meno di 10 punti.
Il segreto della Roma di Josè Mourinho, in questo 2023, si chiama Stadio Olimpico. I giallorossi infatti hanno collezionato 15 punti su 15 in casa, senza mai subire un gol. Se ieri il fatto che il pallone non sia mai entrato è stato un evento piuttosto casuale, il campione su 450 minuti racconta di una squadra che in fase di non possesso concede pochissimo.
Una qualità che le permette di giocare con calma durante i 90 minuti. I giallorossi giocano consapevoli che, tenendo un atteggiamento accorto atto a non prendere gol, riusciranno a trovare a loro volta la rete grazie alle qualità dei singoli in avanti o a qualche spazio in contropiede.
Non è successo esattamente così ieri, ma la squadra di Mourinho è riuscita a trovare il pertugio giusto e ha segnato con un gran gol di Mancini. Basterà ad arrivare in Champions League? Ad oggi non è chiaro, perché per quanto la Roma abbia battuto la Juventus lasciandola 12 punti dietro, se i bianconeri dovessero riavere i 15 punti sarebbero comunque davanti alla squadra capitolina.
Dal canto suo la Juventus ha giocato una “buona partita” secondo Allegri. E tutto sommato il tecnico livornese non ha torto. I bianconeri hanno creato più degli avversari, anche perché non hanno concesso alcuna occasione. La rete di Mancini, d’altronde, ricorda un po’ quelle situazioni cestistiche in cui decidi di lasciare il tiro da tre al peggior tiratore avversario e lui ti punisce. Insomma, un’idea giusta ma che alla prova dei fatti ha punito la Juventus.
Dall’altra parte c’è l’endemica aridità offensiva, soprattutto quando la squadra di Allegri deve condurre la gara e giocare contro squadre chiuse. Un difetto che, stranamente, sembra acuirsi in trasferta piuttosto che tra le mura di casa. E se la Juventus non riesce a segnare sul giocato, non riesce a coinvolgere Vlahovic in area di rigore, non riesce a liberare Di Maria, le rimane l’arma dei calci piazzati ma ieri giocava forse contro l’unica squadra più forte.
L’equilibrio tra impresa e disastro, con la penalizzazione che pesa, è sottilissimo. La Juventus può tranquillamente credere nella Champions League anche al netto della penalizzazione, ma ogni punto perso in questa situazione è un macigno. Ecco, dunque, che la prospettiva di una restituzione dei punti da parte del Collegio di Garanzia è vista, in casa bianconera, come la panacea di tutti i mali.
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