È finita 2-1, ma sul campo non c’è stata storia. Il Milan, ieri sera a Firenze, si è dovuto arrendere ad una Fiorentina in versione deluxe. Ad aprire la gara è stato suo malgrado un errore di Tomori che ha provocato il rigore trasformato da Nico Gonzalez. A chiuderla, invece, un bel gol di testa in tuffo di Jovic, sfuggito a Thiaw. A nulla è servito il bellissimo gol di Theo Hernandez a tempo quasi scaduto.
Un bel passo indietro per il Milan che viene superato dalla Lazio, vittoriosa venerdì sera a Napoli. La squadra di Pioli, probabilmente condizionata anche dall’ampio turnover a cui il tecnico è stato costretto in avanti, non è mai stato pericoloso, se non nel finale. Deludente De Ketelaere, che è riuscito a realizzarsi solo in piccole giocate, ma mai ad essere decisivo. Invisibile ancora una volta Rebic. Insomma, una situazione nella quale Olivier Giroud non poteva certamente aiutare il Milan.
In vista della gara di Champions League, attenzione pure alle prestazioni di Tomori e Thiaw. Il primo è ricaduto in uno degli errori che ne hanno contraddistinto la stagione fino a poche settimane fa. Thiaw non è stato affatto impeccabile come in tutte sue gare italiane e la sua marcatura “larga” permette a Jovic di colpire senza problemi sul cross di Dodò.
La buona notizia per i rossoneri e per Stefano Pioli è il rientro dal primo minuto di Ismail Bennacer. L’algerino del Milan ieri non è stato lucidissimo ma il minutaggio concessogli contro la Fiorentina lo porterà in discreta forma alla gara di mercoledì contro il Tottenham.
La preoccupazione principale del Milan ora diventa la gara di Londra. I rossoneri devono azzerare, dimenticare e non pensare a ciò che è successo in campionato. Il Tottenham, dal canto suo, non sta attraversando un bel momento. Sono due i KO nelle ultime due, entrambi per 1-0: ieri contro il Wolverhampton e, durante la settimana, in FA Cup contro lo Sheffield United.
Servirà la miglior versione di questo nuovo Milan ideato da Pioli per battere il Tottenham. Ci sarà Leao, ieri squalificato, più difficile invece il rientro di Brahim alle prese con un problema fisico. Attenzione dunque ancora a De Ketelaere, ieri poco incisivo ma apparso comunque in discreta forma.
Ieri, da parte Viola, si è invece rivista una gran bella Fiorentina. Trascinata dal talento offensivo di Gonzalez, Ikonè e finalmente dall’incisività del duo di centravanti Cabral e Jovic, la Fiorentina di Italiano si è rivista nella sua miglior versione. Pericolosa nel gioco manovrato, letale in ripartenza. E se il risultato dice solo Milan 1 e Fiorentina 2, è solo per imprecisione della squadra di Italiano.
Tutta la squadra toscana ha giocato al massimo delle sue possibilità. Sulla destra Dodò ha giocato la sua miglior partita da quando è in Italia, al cospetto di Theo Hernandez, servendo anche il bel cross per il 2-0 di Jovic.
La ripartenza della Conference League e i buoni risultati contro lo Sporting Braga sembrano aver rianimato e acceso la Fiorentina anche un campionato. Due vittorie consecutive, tre se si considera il 3-2 di Conference col Braga appunto, e la sensazione di aver trovato finalmente le connessioni e la quadra per far funzionare la squadra. Mister Italiano ha avuto pazienza e sta raccogliendo i risultati. Ma non basta, la Fiorentina è attesa da un finale di stagione entusiasmante: giovedì la sfida col Sivasspor può essere già decisiva in caso di risultato molto positivo. In più, ad aprile, ci sarà la semifinale di Coppa Italia contro la Cremonese. Insomma, per la Viola si stanno creando le basi per ribaltare la valutazione di una stagione finora molto deludente.
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