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L’Inter, Inzaghi, Marotta e il marziano di Appiano

Un marziano che piombasse oggi ad Appiano si domanderebbe se l'Inter sia ultima in classifica e non seconda con il Milan campione d'Italia; se sia fuori dalla Champions League e non abbia, invece, un piede nei quarti di finale;  se sia fuori dalla Coppa Italia e non affronti, invece, la Juve in semifinale; se sia stata sconfitta nella finale di Supercoppa di Lega e, invece, non abbia vinto la settima della sua storia a Riyad, il 18 gennaio scorso, battendo proprio il Milan.

A giudicare dall'aria che tira, il marziano avrebbe tutto il diritto di porsi questi interrogativi, chiedendosi anche chi sia l'allenatore a capo di una squadra così masochista da metterlo incredibilmente in discussione una settimana sì e l'altra no, anziché essergli grato. In meno di due anni, egli ha allineato una Coppa Italia e due Supercoppe italiane nella bacheca di Viale della Liberazione. 

L'allenatore si chiama Simone Inzaghi, 46 anni, piacentino. Segni particolari: fra i migliori rappresentanti della scuola tecnica di Coverciano. 

Al marziano, i critici del Bar Sport obietterebbero che, dall'inizio della stagione, il tecnico ha perso sette partite, però evitando di spiegare come mai la sua squadra sia tuttora seconda nell'Anno Domini del Napoli Schiaccciasassi, il Napoli invincibile che solo l'Inter di Inzaghi ha sconfitto in questo campionato, il Napoli con il miglior attacco e la miglior difesa, il Napoli demolitore di record l'uno dopo l'altro, il Napoli trionfalmente avviato verso la conquista del meraviglioso, terzo scudetto della sua storia, ammirato in Italia  e ricoperto di elogi in Europa dove, in Champions League, continua a dare spettacolo.

I critici del Bar Sport fanno finta di non sapere che il bravissimo Antonio Conte, l'uomo dell'ultimo scudetto interista, se ne andò subito dopo il trionfo tricolore in quanto fortemente scettico sulle possibilità di ripetersi e dovette aspettare quasi sei mesi prima che il Tottenham lo ingaggiasse. Di più:i critici del Bar Sport fanno finta di non sapere che l'allenatore dell'Inter – così come Marotta, Ausilio e Antonello – sono costretti a camminare sulle uova, per via della delicata situazione della proprietà di un club che si è già assicurato circa 70 milioni in Europa, grazie al suo allenatore, capace di riportarlo fra le prime sedici squadre  e, se il 14 marzo elimina il Porto, entra fra le prime otto. Altri 70 milioni l'Inter li aveva incassati in Europa nel 2022.

Già che diamo  i numeri, li diamo anche al marziano: sinora, Inzaghi ha guidato l'Inter in 86 partite. Bilancio: 56 vittorie, 14 pareggi, 16 sconfitte. Media vittorie/partite: 65,12. Cioè, da quando siede sulla panchina nerazzurra, l'allenatore ha vinto due partite su tre. Al che, il marziano piombato ad Appiano si chiede se il marziano dell'Inter non si chiami Simone.

Redazione

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