In sei per tre posti: chi resta fuori rischia grosso

5 squadre per 3 posti, 5 squadre in 6 punti, con la sorpresa di un ritorno di fiamma dietro l’angolo. La bagarre per la Champions entra nel vivo: c’è incertezza, e la consapevolezza che qualcuno finirà la stagione con tanta delusione e con conseguenze non da poco per il mercato e le finanze del club. Inter, Milan, Lazio, Roma e Atalanta, al momento nessuno ha il posto garantito per l’Europa dei grandi, anzi l’equilibrio è massimo visto che si fa a gara a chi fa peggio. La parola continuità appartiene solo al Napoli, dietro i momenti bui li passano tutti, a cominciare dalle milanesi. La caduta di Bologna è stata la settima in campionato per l’Inter, che fino a qualche settimana fa aveva un vantaggio che gli garantiva un minimo di tranquillità, e che adesso invece deve preoccuparsi, perché non c’entrare l’obiettivo minimo sarebbe una catastrofe per la casse societarie già adesso in profondo rosso. Il tunnel sembra averlo superato il Milan, che con tre vittorie di fila ha agganciato i nerazzurri, ma paga ancora in classifica il disastroso mese di gennaio. Non sono comunque riuscite a mettere la freccia le romane. Mou cade a Cremona, ennesima figura pessima di una stagione balbettante, Sarri vince con la Samp e torna al quarto posto, chiudendo un febbraio che era cominciato malissimo. Alle spalle della Roma resta l’Atalanta, crollata incredibilmente e oggi ultima delle 5 ad avere qualche chance, sempre che a tornare non sia prepotentemente la Juventus, con o senza penalizzazione. Allegri resta in agguato e tenta la clamorosa rimonta. Chi resta fuori rischia di andare incontro a un futuro di perdite e incertezze. 

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