Si arricchisce oggi di un nuovo capitolo la querelle riguardante lo stadio o gli stadi di Inter e Milan. Dopo l’incontro di ieri col sindaco di Milano Beppe Sala e i rappresentanti dei due club (Antonello per l’Inter, il duo Scaroni-Furlani per il Milan), oggi è il turno di Gerry Cardinale. Il nuovo proprietario rossonero incontrerà il primo cittadino meneghino per un ulteriore chiarimento sulla questione La Maura.
Secondo quanto riportato oggi da La Gazzetta dello Sport, che da giorni lavora su piste parallele per i nuovi impianti delle società milanesi, l’Inter avrebbe individuato e siglato un accordo per un’area fuori Milano, come annunciato dall’AD Antonello ieri.
Un piano B che la società di Steven Zhang tiene in considerazione e sarebbe ad Assago, fuori città dunque. Incalzato sulla possibilità che Assago sia il nome top-secret dell’area valutata dai nerazzurri, a margine del vertice ECA oggi a Milano, Antonello ha ribadito: “Rimango fiducioso sul piano A, cioè San Siro insieme al Milan. Dopo 3 anni e mezzo di intenso lavoro e soprattutto dopo aver ottenuto da parte del consiglio comunale un’approvazione di massima, pur con dei punti ancora da approfondire, prima di rinunciare a un progetto di questo tipo forse era il caso di pensarci un po’ di più – dice Antonello che conclude – Detto questo, l’Inter ha ben chiari i prossimi passi in ogni caso sia che il Milan decida di restare insieme a noi sia che i rossoneri decidano di andare altrove. Abbiamo un piano B che tutela gli interessi del club e soprattutto dei tifosi“.
Insomma, niente di ufficiale, ma la notizia de La Gazzetta dello Sport non è stata smentita dal dirigente nerazzurro.
Il Milan si è preso dunque qualche settimana per decidere il da farsi. Intanto, manterrà i contatti col Comune e poi prenderà una decisione, questa volta si spera definitiva. Il progetto “Cattedrale” rimane in piedi, ma certamente l’idea di un polo più esteso nei terreni dell’Ippodromo SNAI La Maura, attrae, vista anche la collocazione nelle vicinanze di San Siro.
A mettere un freno a questa possibilità, comunque, ci ha pensato Snaitech tramite comunicato. L’azienda ha confermato di essere proprietaria dei terreni, e di essere impegnata nella riqualificazione dell’Ippodromo La Maura e di quello di San Siro. Inoltre, l’azienda ha precisato che al momento non viene valutata la possibilità di progetti alternativi come uno stadio nei terreni de “La Maura”. Questo perché la stessa Snaitech avrebbe firmato un preliminare di vendita della stessa area con un’altra società, non sportiva. La stessa compravendita è sospesa per via di alcuni vincoli ancora da inserire. Perciò, i terreni in questione sono molto lontani dal poter essere acquisiti dal Milan, seppur dopo approfondite valutazioni.
Alla luce di queste situazioni, la fretta con cui Milan si è impegnato ad ufficializzare la sua nuova posizione è piuttosto singolare. Mentre, l’Inter nonostante queste situazioni avrebbe siglato un accordo per avere pronto un piano B, ma rimane fiducioso sul piano A? Posizione particolare anche quella del club di Suning. Situazione poco chiara, come le reali intenzioni dei due club. Di fatto entrambi sembrano voler tenere il piede in due staffe oppure nei prossimi capitoli (e c’è da giurarci saranno ancora tanti) scopriremo nuove carte in tavola.
L’unico dato che risulta evidente, ad oggi, è che a nessuno dei due club sembra davvero interessare l’attuale San Siro.
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