Zeman torna in panchina: il boemo è pronto a un altro grande ritorno. L’allenatore boemo è reduce da una stagione non esaltante nella ‘sua’ Foggia
Sembrava ormai aver chiuso definitivamente la sua lunghissima carriera di allenatore, iniziata nel lontano 1974 alla guida delle giovanili del Palermo. Ma a distanza di mezzo secolo, la panchina resta la sua più viscerale e autentica passione. Perchè Zdenek Zeman si sente davvero realizzato solo quando può insegnare il suo calcio e far crescere qualche giovane ma ancora acerbo talento. L’allenatore praghese a 75 anni compiuti torna ancora una volta in pista, per la pensione c’è tempo.
La chiamata arriva direttamente da uno dei posti in cui Zeman ha lavorato più volentieri. Pescara. Il club abruzzese, attualmente in Serie C, non se la passa troppo bene. I biancocelesti occupano il terzo posto nel girone C ma dopo l’ultima sconfitta rimediata contro la matricola Cerignola vedono avvicinarsi il Foggia, altra grande ex del tecnico boemo, quarto a soli due punti di distacco dagli abruzzesi.
Una sconfitta che è costata la panchina ad Alberto Colombo: è attesa a momenti l’ufficialità dell’esonero del tecnico brianzolo. Il suo posto sarà preso proprio da Zdenek Zeman, con cui il ds Delli Carri ha già trovato l’accordo nei giorni scorsi. Probabilmente nelle prossime ore arriveranno gli annunci ufficiali. Il Pescara ha bisogno di una scossa e la svolta in panchina sembra essere l’unica strada percorribile per evitare di gettare via una stagione iniziata bene, ma trasformatasi in un incubo.
Per ben quattro volte il boemo ha allenato il Foggia, l’ultima delle quali nella stagione 2021-2022. E adesso è pronto per vivere la sua terza avventura sulla panchina del Pescara. L’affare è ormai in dirittura d’arrivo. L’ultima volta accadde nel febbraio del 2017, sempre da subentrante ma l’amore tra Zeman e la piazza è nato nella stagione 2011/2012. Fu la memorabile stagione in cui i biancazzurri abruzzesi centrarono l’ultima promozione in Serie A della loro storia.
Quella squadra giocava a memorai ed era impreziosita da tre giovani diventati grandi campioni: Marco Verratti, Lorenzo Insigne e Ciro Immobile il cui contributo in termini di gol e assist risultò decisivo per la promozione nella massima serie. Il Pescara vinse quel campionato superando in classifica anche il favoritissimo Torino. Quella meravigliosa stagione si concluse con l’inevitabile e malinconico addio: era ora di tornare a Roma, nella squadra che allora aveva Pallotta alla presidenza e Walter Sabatini direttore sportivo.
Da allora sono trascorsi più di dieci anni. I biancazzurri non sono più quelli del primo Zeman e neanche quelli del secondo. Il campionato è la Serie C e il trio delle meraviglie ha salutato l’Abruzzo da diverso tempo. L’unico rimasto, da quella cavalcata, è Riccardo Brosco, difensore al tempo 20enne, oggi nel pieno della sua maturità calcistica.
“Purtroppo ci ritroviamo in questa bruttissima situazione e noi calciatori dobbiamo dare una scossa. Al resto penseranno il direttore sportivo ed il presidente“, ha dichiarato al termine della sconfitta per 1-0 contro l’Audace Cerignola. E proprio il presidente Sebastiani gli ha fatto eco poco dopo: “Loro sembravano il Real Madrid, noi una squadra di C. C’è qualche problema“. La speranza è che Zeman riesca a raddrizzare la barca in tempi possibilmente brevi.
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