Jannik Sinner, che doccia fredda: le parole lasciano a bocca aperta. Il talento altoatesino ha dato forfait al torneo ATP di Marsiglia a causa di un’influenza
Dopo due tornei ravvicinati in cui è approdato in finale, Montpellier e Rotterdam, Jannik Sinner ha dovuto alzare bandiera bianca. Il 22enne tennista altoatesino, che grazie agli ultimi ottimi risultati è risalito fino alla 12/a posizione del Ranking ATP, a causa di una fastidiosa influenza ha annunciato il forfait al torneo di Marsiglia a cui era iscritto da tempo. Poco male, in realtà: Sinner avrà così tutto il tempo per preparare al meglio i prossimi impegni, in particolare i primi due tornei Masters 1000 della stagione, Indian Wells e Miami, in programma dall’8 marzo al 2 aprile.
Al di là della sconfitta rimediata nella finale del torneo olandese per mano del russo Daniil Medvedev, tornato ad alti livelli dopo un periodo di appannamento, Sinner sembra aver compiuto progressi significativi rispetto allo scorso anno. E secondo il parere di chi lo allena tutti i giorni, il talento di San Candido ha ancora enormi margini di miglioramento. Il coach Simone Vagnozzi, che sta seguendo e indirizzando la crescita di Jannik insieme a Darren Cahill, si dice convinto che il suo prezioso allievo farà suoi traguardi di grande prestigio.
“Jannik può arrivare a vincere Slam e i tornei più importanti. Già adesso ci può provare, tecnicamente è cresciuto e il suo livello di gioco è già quello dei migliori: del resto l’anno scorso, in una stagione peraltro particolare per il cambio di team e i contrattempi fisici, ha raggiunto i quarti in tre Slam, battuto Alcaraz due volte e la terza, agli US Open, ci ha perso al quinto set con il match point in mano. Inoltre ha sfiorato il colpo grosso con Djokovic a Wimbledon. Quest’anno ha sconfitto Tsitsipas a Rotterdam, dopo aver ceduto al quinto set a Melbourne”.
Jannik Sinner, gaffe di Vagnozzi: “Lui non sarà mai come Alcaraz”
Ma quando gli si chiede di mettere a confronto Sinner con Alcaraz, vincitore dell’ultimo US Open, le parole di Vagnozzi destano sorpresa e grande perplessità: “Jannik non avrà mai il fisico di Alcaraz, che a 18 anni era già un uomo. Ma entro tre anni lo porteremo ad avere il miglior fisico possibile senza snaturarne le caratteristiche. Non bisogna avere fretta e spingere troppo con i carichi di lavoro, sarebbe un boomerang, ci si ritorcerebbe contro. Sul piano mentale e della determinazione Sinner non ha nulla di meno”.
Una sorta di salvataggio in extremis in calcio d’angolo da parte di Vagnozzi che poi però rincara la dose: “Sapete qual è il vantaggio vero di Alcaraz? È entrato nel tour tennisticamente più pronto, ancora più precoce e completo di Jannik, che però è già forte e ha margini di miglioramento enormi”.
Nella speranza che Sinner possa crescere ancora e in tempi relativamente brevi, Vagnozzi fissa l’obiettivo stagionale: “Dobbiamo puntare alle ATP Finals di novembre. Per riuscirci serve avere continuità di rendimento e fare risultato nei grandi Open. L’inizio di stagione è stato ottimo, sia nella crescita tecnica che sul piano fisico. Ma il meglio deve ancora venire”.