Una vittoria del gruppo, ha sottolineato nel post-partita di Nantes-Juventus il tecnico bianconero Massimiliano Allegri. Lo 0 a 3 maturato in Francia, però, ha un protagonista assoluto: Angel Di Maria, autore ieri sera di una tripletta.
Il fuoriclasse argentino, archiviati i ripetuti infortuni della prima parte di stagione, si sta prendendo sempre di più la scena: 6 gol e 3 assist nelle ultime 10 apparizioni fra campionato e coppe. Nonostante il momento d'oro, allo stato attuale delle cose il suo futuro rimane però un rebus ancora da decifrare: di rinnovo con la Vecchia Signora non se ne è parlato e si fanno sempre più insistenti le voci di un possibile addio al termine della stagione. L'eventuale partecipazione alle coppe europee il prossimo anno poi, avrà certamente un peso nella scelta di entrambe le parti.
Ai microfoni di SPORTITALIA è intervenuto in esclusiva, per parlare del Fideo, Carlos Ischia, che lo ha allenato al Rosario Central agli inizi della carriera, appena prima che spiccasse il volo verso l'Europa, con destinazione Benfica.
Di Maria ancora protagonista: i 35 anni uno come lui non li sente, quando sta bene?
"Non smette mai di sorprendere, anche se la verità è che non ci sia nulla di cui sorprendersi. Ogni volta che lo vedo giocare, mi dà l'impressione di avere sempre la stessa età. Come se, per lui, Dio avesse fatto una eccezione: non compie gli anni come tutti noi (ride, n.d.r.)".
A 18 anni consigliò a lui ed a suo padre di non esitare ed andare in Europa. Ora, cosa gli consiglierebbe?
"La stessa cosa: gli direi di continuare a giocare in Europa. Può farlo, lo sta dimostrando, è ancora decisivo ad alti livelli. Per tornare all'ovile insomma, c'è ancora tempo".
Ed ai dirigenti bianconeri, cosa consiglierebbe?
"Credo che dovrebbe rimanere alla Juventus, ne sarebbero tutti felici. Ed i dirigenti a parer mio dovrebbero fare di tutto per trattenerlo a Torino. Campioni di questo calibro non sono facili da trovare: non me lo farei scappare".
Del Di Maria diciottenne, cosa la colpiva maggiormente?
"Il suo già enorme talento, era impossibile non notarlo. Poi la facilità con cui gestiva la palla ed anche il suo fisico. E ancora: la professionalità, il rispetto che già a 18 anni dimostrava di avere, innati e rimasti sempre intatti".
Crede che alla Juventus venga sfruttato al meglio da Allegri?
"Credo che uno come lui sia molto, molto facile da collocare in campo e da gestire. Che tu lo metta a destra, a sinistra o in centro, giocherà comunque alla grande senza problemi. Basta dargli sempre la giusta libertà di movimento: al resto ci pensa lui. Non ho alcun dubbio: Di Maria è ancora grande".
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