(AP LaPresse)
È tutto pronto per un tuffo nel recentissimo passato, Liverpool e Real Madrid tornano a sfidarsi dopo l’ultima finale di Champions League a Parigi. Ma stavolta l’incontro tra le due big avviene a qualche fermata precedente, gli ottavi di finale. Lo sfondo per la gara d’andata è Anfield, i campioni europei in carica visitano a domicilio i Reds di Jurgen Klopp, il fischio d’inizio è previsto questa sera alle 21.00.
Da una parte l’energia ancora fresca della squadra di Ancelotti data dall’ultima edizione vinta e dal mondiale per club ottenuto pochi giorni fa. Dall’altra, chiaramente, la voglia di riscatto di Klopp che in conferenza stampa ammette di aver rivisto la finale solo questo fine settimana e ne spiega il motivo: “A maggio abbiamo giocato quella finale a Parigi e da allora non l’ho più guardata fino a questo fine settimana – spiega il tecnico dei Reds-. Ora so perché non l’ho guardata! Avremmo potuto vincere quella partita ma non l’abbiamo fatto. Giochiamo questa con più esperienza perché ora sono squadre diverse, è tutta un’altra storia”. Sulla possibile presenza di Nunez non si sbilancia: “C’è una possibilità che giochi, ma bisogna vedere come sta oggi. Quando sapremo come sta, prenderemo una decisione”. Poi Klopp dedica spazio ad Ancelotti: “Carlo è il manager più rilassato che abbia mai incontrato in vita mia. Lo rispetto e lo ammiro molto. Hanno una squadra di livello mondiale e hanno portato giovani giocatori super entusiasmanti”. La preoccupazione più grande del tecnico verosimilmente è Vinicius: “Per quanto ne so, è un giocatore di livello mondiale, non dovresti lasciarlo in situazioni uno contro uno. Vinicius ha segnato tre gol in tre partite contro il Liverpool e ha segnato anche il gol della vittoria nella finale di maggio. Se riesci a marcare Vinicius correttamente, poi trovi Benzema o Rodrygo o chiunque altro. Poi c’è Modric. Hanno giocatori di livello mondiale, devi marcarli collettivamente”.
A differenza di quanto dichiarato da Klopp, Carlo Ancelotti nel parlare con i giornalisti non ha individuato il pericolo in un singolo elemento: “Mi aspetto una partita molto intensa, in cui non avremo tempo neppure per respirare, ma siamo preparati a questo. Chi mi preoccupa? Mi preoccupa il Liverpool, no Salah o Van Dijk”. Torna poi a sottolineare quanto fatto a Parigi, ma non si culla sui ricordi: “Il ricordo della finale è bello, è stata una partita equilibrata, in cui loro hanno fatto più possesso palla ma noi eravamo ben messi dietro e questo è il segreto per fare sempre bene contro il Liverpool. Ma domani è un’altra partita, e in questo caso non bisogna fare bene solo domani, ma nei 180 minuti”.
Poi da delle dritte sul possibile undici titolare: “È un piacere vedere giocare ‘Vini’, vedere il suo talento come quello di Pedri, Gavi, Mbappé, Haaland. È bello per il calcio. – Poi si focalizza su Benzema- Karim lo vedo bene, domani partirà titolare. Sprigiona anche un enorme entusiasmo per questa Champions League perché il ricordo dell’ultima è ancora fresco”.
Insomma, ci si aspetta una sfida che possa far assaporare lo spettacolo che è il calcio, ciò che preoccupa invece sono le tifoserie rivali. Già nella notte i sostenitori del Liverpool hanno dato il benvenuto al Real Madrid, programmando uno spettacolo pirotecnico in piena notte davanti l’alloggio degli spagnoli, disturbando quindi il riposo dei Blancos.
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