Undici anni dopo, un appuntamento con la storia, l’Inter torna tra le grandi per giocarsi l’accesso ai quarti di finale di Champions League ad attenderla a San Siro un avversario, il Porto, che non renderà semplice l’impresa. Al Meazza fischio d’inizio tra Inter-Porto domani sera alle 21.00.
Come arriva il Porto alla sfida di San Siro
Due allenatori, diversi quanto simili che si conoscono bene e che hanno condiviso molti successi in carriera con la maglia bianco celeste della Lazio, Simone Inzaghi e Sergio Conceiçao si stimano e si studiano. Entrambi secondi nei rispettivi campionati. L’Inter a 15 punti dal Napoli capolista, fa bene ma perde punti d’oro strada facendo. Il Porto alle spalle del Benfica a sole 5 lunghezze è inarrestabile.
I portoghesi arrivano alla sfida europea da imbattuti nel nuovo anno. Con dieci vittorie consecutive tra campionato e coppe, e una difesa blindata che ha incassato una sola rete nelle ultime 8 gare la squadra di Conceiçao promette di dare non poco filo da torcere ai nerazzurri, al passivo si contano attualmente 48 gol fatti e solo 12 subiti in Primeira Liga. Verosimilmente il tecnico si affiderà al suo consueto 4-4-2, con le redini del gioco in mano alla sua pedina fondamentale, Mehdi Taremi. L’atleta iraniano, classe 1992 ha già segnato 5 reti in 5 gare di Champions League, in totale è a quota 20 in stagione. Il punto debole dei portoghesi si può identificare nella percentuale di palle perse, motivo per il quale Inzaghi deve ben spingere i suoi sulle ripartenze. Certo è che la panchina del Porto attualmente è decimata a causa dei diversi infortuni, a San Siro il tecnico dovrà farà a meno di Evanilson, Fernando Andrade, João Marcelo e Manafá.
Simone Inzaghi suona la carica ai suoi: “Serve testa”
Grinta, cuore ma soprattutto concentrazione questo chiede e pretende Simone Inzaghi dalla sua Inter per la sfida contro il Porto. Alla vigilia della gara d’andata degli ottavi di finale il tecnico nerazzurro ha risposto alle domande dei giornalisti presenti in sala stampa. Non si sbilancia Inzaghi, sottolineo solo come in una sfida di questo calibro serva la massima determinazione: “Sappiamo l’importanza dell’ottavo di finale. Nel nostro percorso abbiamo fatto partite di questo tipo, come le due dell’anno scorso col Real Madrid e con il Liverpool. Domani dovremo fare una grande partita soprattutto di testa, perché in partite di questo livello si deve usare la testa e uscirne da squadra”. Nessun pronostico e nessuna favorita a detta di Inzaghi, l’ultima parola al campo: “Non sono bravissimo nei pronostici. Affrontiamo una squadra di assoluto valore e che rispettiamo molto, che riesce spesso a giocare quarti di finale e finali. Il Porto è una squadra organizzata e di qualità. Ha esterni d’attacco importanti, centrocampisti internazionali, linea difensiva esperta e un portiere in grande ascesa. Bisognerà prestare massima attenzione. Sono 180 minuti di partita. Questo è il primo round davanti al nostro pubblico e vogliamo fare una gara di corsa, e determinazione davanti a un avversario di assoluto valore che contro le italiane ha sempre fatto benissimo. Speriamo di invertire la tendenza. Ci stiamo preparando nel migliore dei modi”. Non consente chiara lettura agli avversari e non crea spunti che possano diventare indizi per la formazione di partenza: “Ci sono dubbi in attacco, a centrocampo e in difesa…è il mestiere dell’allenatore scegliere cercando di fare sempre il meglio per il bene dell’Inter”.