Il Napoli in forma brillante è pronto a bussare alla porta dell’Eintracht Francoforte, torna la Champions League e quest’anno più che mai fa sognare i partenopei. La squadra di Luciano Spalletti oltre la cavalcata in campionato, dove conta sette vittorie consecutive e 15 punti di distacco dall’Inter prima inseguitrice, splende anche in Europa. Chiude il girone in testa con 15 punti lasciando indietro Liverpool, Ajax e Rangers.
Da adesso si scrive la storia, il Napoli non ha mai superato gli ottavi di Champions League e contro i tedeschi le aspettative sono altissime.
Alla vigilia della sfida europea c’è grande fermento a Francoforte, dove anche il clima si è adattato, in occasione dell’arrivo in città di numerosissimi sostenitori azzurri, sfiorando temperature tipicamente primaverili per la zona. Ad attendere il Napoli in terra tedesca i detentori dell’Europa League, la cui guida tecnica è affidata a Olivier Glasner grande ammiratore del Napoli e di Spalletti, come ha tenuto a sottolineare in conferenza stampa: “Il Napoli è una squadra con un calcio anti-italiano: ha sempre grande intensità, giocano aggressivi senza palla con un pressing alto e un contropressing molto intenso – poi continua – Hanno un modo di giocare molto diverso dalle altre squadre italiane, è una cosa che sappiamo e ci siamo preparati”. Una preparazione che avanti da mesi come rivela il tecnico stesso: “Ho passato ore e ore ad analizzare il Napoli in vista della Champions League – ammette Glasner – Ci pensiamo da una vita ormai. Abbiamo imparato molto nella fase a gironi, ci siamo meritati questa qualificazione e ci vogliamo godere l’atmosfera che sicuramente sarà fantastica con il tutto esaurito”.
A tal proposito il tecnico dei tedeschi rivolge un appello indirizzato alle tifoserie: “Non voglio scontri. Vogliamo una festa di calcio, dev’essere una giornata di calcio pacifica. Voglio entusiasmo, ognuno tifi per il proprio club, ma per favore creiamo una festa entusiasmante”.
Dopo la conferenza stampa di Glasner, in serata nella sala stampa del Deutsche Bank Park di Francoforte si presentano Luciano Spalletti e Giovanni Di Lorenzo. Ma ad arrivare prima di loro è il presidente Aurelio De Laurentis che non commenta quanto fatto finora dal suo Napoli sintetizzando il tutto a una dichiarazione simile a un “l’avevo detto”. “Io il 30 maggio scorso avevo detto che avremmo lottato per lo scudetto, nessuna sorpresa -poi continua e commenta l’operato di Spalletti e della squadra-. Noi abbiamo un mister che sa allenare. I giocatori sono tutti concentrati sull’obiettivo e nessuno pensa al mercato. Non c’è un segreto per questo Napoli: noi vogliamo giocare divertendoci”.
Di Lorenzo storce il muso nel sentir dare il Napoli come favorito, il capitano azzurro vola basso e con i piedi ben ancorati al terreno: “Affrontiamo una squadra forte, stanno facendo un buon campionato e giocano ad alto ritmo e ad alta intensità. Abbiamo pensato solo a lavorare, senza pensare a chi è favorito. Tutto alla fine dipende da quello che mettiamo in campo”. Come consuetudine non mancherà il discorso in cerchio del capitano alla squadra, scaramanzia? Ma Di Lorenzo ribatte: “Lo faccio perché mi sento di dire qualcosa ai compagni”.
Le aspettative di Luciano Spalletti sono chiare, il tecnico non lascia spazio a fraintendimenti davanti ai giornalisti: “Conosco i miei calciatori e conosco gli uomini che sono. Forse l’Eintracht ha un po’ più di esperienza nelle gare da dentro o fuori, ma anche in campionato abbiamo affrontato le partite ragionando in questo modo, quindi siamo pronti. Stasera darò da mangiare alle renne che domani sera ci metteranno lì a disposizione tanti regali, vedremo se saremo capaci di scartarli”. Si volge poi lo sguardo sul duo che ormai da mesi da spettacolo, Osimhen e Kvaratskhelia: “Stanno lanciando dei segnali al calcio mondiale, ma non bisogna dimenticare che sono dei ragazzi giovani e da plasmare – ha dichiarato il tecnico del Napoli -, che De Laurentiis e Giuntoli sono stati bravi a prendere in una rosa ampia di nomi. Domani è una di quelle sere in cui non è lecito avere paura e vedremo giocate che solo giocatori come loro sanno mostrare. Sarà un evento importante per la loro crescita”.
Spalletti infine ricambia le parole di stima pronunciate da Glasner: “Lo conosco da tempo perché l’ho affrontato con lo Zenit. C’è il rispetto reciproco per il lavoro degli allenatori, io ho una serie di collaboratori che il Napoli mi mette a disposizione per andare a vedere le squadre che fanno del buon calcio e che sono andati a vedere l’Eintracht che ha vinto l’Europa League. Sanno andare ad attaccare alto ma sono anche capaci di retrocedere e lavorare sullo spazio. Per Glasner solo complimenti anche per quello che sta facendo in campionato, per quello domani parliamo di una partita difficile. Ci siamo incontrati in ascensore, ma non è successo niente… Lui è un avversario da cui si può anche imparare, loro hanno numeri e giocate belle da copiare e noi ce le siamo segnate sul block notes”.
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