Leclerc, la confessione sconvolge i tifosi: “L’ho perso troppo presto”. Dichiarazioni clamorose quelle del pilota monegasco della Ferrari
Il fatidico 5 marzo è sempre più vicino. Mancano circa due settimane al primo semaforo verde della nuova stagione di Formula 1, un appuntamento che tutti i tifosi e gli appassionati attendono con ansia e grandi aspettative. In particolare i sostenitori della Ferrari che confidano di vedere una Rossa conquistare nuovamente il titolo mondiale dopo quindici anni abbondanti di sofferta astinenza. Le speranze del Cavallino Rampante sono affidate a due dei giovani piloti di maggior talento del Circus, Charles Leclerc e Carlos Sainz.
L’attesa è dunque rivolta al Gran Premio del Bahrain, il primo della stagione, che fornirà le prime, parziali risposte ai quesiti più pressanti di questa vigilia: riuscirà la Ferrari a impedire alla Red Bull e a Max Verstappen di conquistare il terzo titolo iridato consecutivo? La Mercedes di Hamilton e Russell tornerà a fare la voce grossa dopo un anno che il team di Brackley ha definito di transizione?
Tutte domande più che legittime a cui solo i gran premi daranno una risposta concreta. Chi sembra avere le carte in regola per lottare ad armi pari con Verstappen è senza dubbio il pilota più atteso ai nastri di partenza del Mondiale 2023, Charles Leclerc. Per il 25enne monegasco sarà la sesta stagione in Formula 1, la quinta da pilota della Ferrari.
Leclerc, la confessione che spiazza i tifosi della Ferrari: “Ho perso mio padre troppo presto”
Ma la vita di quello che all’esterno viene percepito comunque come un privilegiato non è stata così agevole come può sembrare. L’attuale numero 16 della rossa, infatti, ha perso prima il suo amico e mentore Jules Bianchi in seguito al drammatico incidente di Suzuka 2014 e poi suo padre Hervé, morto il 20 giugno 2017. A quell’epoca Leclerc non aveva ancora compiuto 20 anni.
Nella sua biografia, intitolata Le Prodige e scritta da Remi Boudoul, il giovane talento del Principato ha raccontato quanto siano stati difficili quei giorni, spiegando anche come nacque la decisione di prendere ugualmente parte al weekend di Formula 2 in programma a Baku appena tre giorni dopo la scomparsa del padre a cui peraltro era legatissimo.
“Mio padre era il mio fan numero uno – ha raccontato Leclerc – voleva che fossi bravo in ogni gara, quindi no, non c’è mai stato un dubbio in merito alla scelta di gareggiare o meno perché ero sicuro che lui avrebbe voluto che fossi lì e che vincessi per renderlo felice”. Impresa che l’allora pilota del team Prema compì alla perfezione, ottenendo un primo e un secondo posto nelle due gare di quel fine settimana.
“Ad essere sincero è stato il modo peggiore per prepararsi ad una gara – ha ricordato ancora il ferrarista – la scomparsa di Jules Bianchi era stata uno shock. Qualcosa di difficile da capire e da accettare. Perdere mio padre, che mi ha aiutato tanto nella mia carriera, è stato un altro shock”. Queste tragedie però hanno aiutato, anche se nel modo peggiore possibile, Leclerc a diventare il giovane uomo che è oggi.