Dodici anni dopo, con la maturità e l’esperienza acquisita Federica Brignone torna sul podio di un gigante. Un mondiale, quello di Meribel in cui l’azzurra si è resa protagonista già due volte, dopo l’oro in combinata che ha aperto la competizione, ieri la Brignone ha centrato la medaglia d’argento in gigante dietro solo alla Shiffrin.
La gara, incredibile determinazione della Brignone
Era il 17 febbraio del 2011 quando a Garmisch Federica Brignone conquistò l’argento in gigante, e dopo dodici anni esatti bissa il risultato. Una gara incredibile portata a termine dall’azzurra dopo una settimana in cui la condizione di salute dell’atleta non è stata certamente ottima, febbricitante e in cura sotto antibiotico.
Una prestazione maiuscola che esalta la determinazione dell’azzurra nel voler raggiungere il podio. Dopo la prima manche la Brignone si trovava in terza posizione a 31/100 dalla Shiffrin, una scivolata nella prima parte del tracciato ha infatti creato non poca difficoltà all’atleta. Agevolata sul finale dalla scivolata in una curva a destra di Tessa Worley, seconda dopo la prima manche. La gara si è chiusa con un vantaggio sottilissimo della Shiffrin che ha chiuso con 2’07’’54, un battito di ciglia più tardi ecco l’azzurra a 12/100.
Il gradino più basso del podio lo occupa la norvegese Ragnhild Mowinckel a 22/100. Marta Bassino, anch’essa reduce da una medaglia d’oro conquistata nel Super G si è classificata quinta a 80/100.
Le parole a fine gara
L’entusiasmo a fine gara lo palesa senza veli Federica Brignone che ha ben riscatto la prestazione del Super G: “Sono contentissima – ha commentato l’atleta- se nella prima manche mi è mancato un po’ di fisico, qui in fondo ho cercato di attaccare con tutto quello che avevo, ho raschiato il fondo del barile. Sono davvero soddisfatta, oggi come nel SuperG sono venuti tanti a vedermi, mi era dispiaciuto deluderli. «Sono contenta di aver dimostrato che posso sciare in questo modo nel gigante e che posso giocarmela”.