Sopito lo scandalo che riguarda il Fair Play finanziario della Premier League, il Manchester City si è concentrato unicamente sull’attuale torneo. I Citizens di Pep Guardiola hanno approfittato del momento di debolezza dell’Arsenal, battendolo ieri nello scontro diretto e riaprendo definitivamente la Premier League.
Tre indizi fanno una prova e la classifica è quasi sconvolta. L’Arsenal di Mikel Arteta dopo aver tenuto il piede sull’acceleratore per mesi, ha improvvisamente frenato. I Gunners non vincono in Premier League dallo scorso 22 gennaio, quando un gol allo scadere di Nketiah regalò tre punti d’oro contro il Manchester United. Da quel momento in poi, l’Arsenal si è smarrito: un punto, in rimonta contro il Brentford, nelle ultime tre e aggancio in vetta operato del Manchester City. Aggancio comunque ancora non definitivo, visto che l’Arsenal ha ancora una gara da recuperare rispeto al City.
Una rimonta rapida quella di Guardiola sul suo allievo Arteta. La squadra del tecnico catalano ha affrontato diversi momenti difficili in questa stagione, ma in qualche maniera si era tenuta aggrappata al campionato. Inoltre, nel weekend del clamoroso KO dell’Arsenal al cospetto dell’Everton, il Manchester City aveva graziato l’Arsenal perdendo inaspettatamente contro il Tottenham.
Poi la rimonta, due vittorie: una contro l’Aston Villa, di routine; l’altra, ieri, nel recupero della 12^ giornata all’Emirates. Un successo in cui è tornato al gol anche Erling Haaland. Insomma, tutto perfetto per Guardiola.
E tutto ciò nonostante i problemi che il City deve affrontare. Extracampo, inevitabilmente, la eco dell’inchiesta della commissione indipendente pesa come una Spada di Damocle. I tempi comunque non sono chiari e ci sarà da capire quanto impiegherà la commissione a valutare la veridicità e il peso delle accuse.
In campo, l’addio di Cancelo direzione Bayern non sembra aver sortito alcun problema alla fase offensiva della formazione del tecnico catalano. I Citizens rimangono una squadra dal potenziale illimitato.
Ora l’Arsenal è chiamato necessariamente a rialzare la testa per stare dentro questo campionato, in cui sarà necessario ripartire velocemente. D’altronde, il Manchester City ha dimostrato negli anni di gradire i testa a testa per la vittoria finale e ha dimostrato di saperli vincere.
A preoccupare Arteta è soprattutto la fase offensiva. Nelle ultime quattro gare, compresa la sconfitta di FA Cup proprio contro il City, l’Arsenal ha segnato appena 3 reti. Uno score che non lascia tranquillo Arteta per il resto della Premier League, soprattutto di fronte ad un avversario che può contare sulla inesauribile vena realizzativa di Haaland.
Tra meno di due ore, lo United si giocherà l’accesso alla fase finale dell’Europa League, nell’andata del playoff contro il Barcellona. Una sfida dal sapore di Champions League, competizione che con ogni probabilità i Red Devils giocheranno il prossimo anno. La squadra di Erik Ten Hag ha trovato smalto e una buon continuità e al momento si trova 3^ a quota 46, a -5 dal duo Arsenal e Manchester City, ma sempre con una gara in più rispetto ai Gunners. La distanza comunque non è incolmabile, e lo United può concretamente sperare nella clamorosa rimonta.
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