Diritti TV Serie A, che batosta per i club: la decisione stravolge tutto. Clamorose e inattese novità per quanto riguarda la proroga dei contratti
La questione dei diritti televisivi continua a tenere banco. Del resto l’argomento della vendita in esclusiva delle immagini delle gare del campionato di Serie A è di vitale importanza per le 20 società della massima serie. Questione di sopravvivenza, soprattutto per quei club ultra indebitati che faticano a rimettere in sesto i propri bilanci. Negli ultimi mesi la problematica di maggior interesse su cui si sono concentrati gli sforzi della Lega Calcio riguarda la possibile, auspicata proroga della durata del contratto di cessione dei diritti.
Sembrava imminente a tal proposito il via libera da parte del Governo al cosiddetto ‘emendamento Lotito‘, la norma fortemente voluta del presidente della Lazio e senatore di Forza Italia che avrebbe consentito alla Lega Calcio di estendere la validità degli attuali accordi con DAZN e Sky fino al 2026, allungando di fatto a 5 anni la durata dei precedenti contratti.
Ma questa norma così fortemente voluta da tutti i presidenti di Serie A la cui approvazione era data più o meno per scontata, ha ricevuto uno stop improvviso e quasi certamente definitivo. In sostanza l’attuale bando per i diritti tv del massimo campionato non sarà rivisto e resterà in scadenza al 30 giugno 2024. La famigerata ‘legge Lotito’ è stata infatti tagliata, o meglio stralciata, e non è stata inserita all’interno del cosiddetto Decreto Milleproroghe del Governo.
Diritti TV Serie A, una batosta per i club italiani. E DAZN apre agli sconti
Un emendamento che avrebbe esteso la validità degli attuali accordi con DAZN e Sky fino al 2026, allungando di fatto a 5 anni la durata dei passati accordi. Era stato proprio l’attuale presidente della Lazio, nonché senatore di Forza Italia, Claudio Lotito a spingere per l’inserimento di questa modifica normativa. Secondo quanto riportato dal quotidiano La Repubblica sono stati i rilievi del Quirinale, che ha posto questioni di merito e di metodo sulla norma, a imporre la brusca frenata alla norma sui diritti televisivi.
Oltre alle perplessità sollevate dalla Presidenza della Repubblica si sono aggiunte impreviste e poco gradite questioni interne a Fratelli d’Italia, il partito del presidente del consiglio Giorgia Meloni a cui non sta piacendo l’eccessivo protagonismo e attivismo esasperato di Lotito.
Dunque, come amava ripetere il leggendario fuoriclasse del ciclismo italiano, Gino Bartali, “a questo punto è tutto da rifare“. Ma non si sa a questo punto se e quando la norma che consente di estendere la durata dei contratti televisivi potrà essere riproposta in un prossimo futuro. Di certo, lo stop imposto in queste ultime ore è una vera e propria doccia fredda per le speranze dei club che facevano affidamento proprio sulla sua approvazione all’interno del Decreto Milleproroghe.
Nel frattempo la piattaforma streaming DAZN, anche in virtù di quanto accaduto in queste ultime ore, alla luce dell’imminente ingresso nell’ultimo anno di esclusiva dei diritti della Serie A, ha lanciato una nuova promozione. Per chi sottoscriverà l’abbonamento fino al 14 febbraio 2023 il pacchetto standard sarà scontato al prezzo speciale di 20,99 euro, 30% in meno, per almeno 12 mesi.