La carica arrivata dalla vittoria di misura contro il Torino, funge da carburante per il Milan che domani affronterà a San Siro il Tottenham nei quarti di finale di Champions League, ma i rossoneri dovranno fare a meno anche di Bennacer.
Grandi assenze per entrambi i club
Non sono poche le defezioni con cui dovrà fare i conti Pioli, che alla vigilia della sfida europea contro Conte tira le somme in sala stampa.
Ad aggiungersi alla lista degli indisponibili, in cui Maignan è ormai storico, anche Bennacer. La condizione fisica del centrocampista non è ottimale e l’interesse del club rossonero è preservarlo. “Bennacer si è allenato con noi ieri, ma non è al 100% e non possiamo rischiare di più”. Non lascia spazio a fraintendimenti Pioli, i rossoneri dovranno fare a meno di Bennacer.
Contrariamente alla situazione del centrocampista algerino, si conta sulla presenza di Tomori. Quest’ultimo verosimilmente tornerà in campo dopo il breve stop dato dalla lesione di un muscolo rotatore dell’anca sinistra.
Se si guarda il bicchiere mezzo pieno, anche la squadra di Antonio Conte arriverà al Meazza con una panchina decimata. Gli Spurs dovranno rinunciare al capitano. Hugo Lloris infortunatosi nella gara contro il Manchester City, per il ritorno in campo si stimano dalle sei alle otto settimane. Conte, inoltre, dovrà fare a meno anche di Yves Bissouma, che nei giorni passati si è sottoposto a un intervento per riparare una frattura da stress alla caviglia sinistra. Out, poi, anche Rodrigo Bentancur per un grave infortunio al ginocchio sinistro. Restano infine da valutare le condizioni di Pape Sarr e Lucas Moura.
Pioli, grande stima per Conte
Alla vigilia dell’inizio degli ottavi di finale, l’atmosfera magica che regala la Champions League è già nell’aria. Per quanto negli ultimi anni il calcio italiano abbia verosimilmente deluso sul panorama europeo, affinché si possa nuovamente riporre fiducia in quest’ultimo è bene sottolineare il dato che vede protagonisti i tecnici. 5 allenatori sui 16 degli ottavi sono italiani, Pioli che rientra tra questi esprime la sua preferenza riguardo i colleghi: “Ancelotti è un totem, ma lo è anche Conte. Tantissimi allenatori bravi, abbiamo una buona scuola e caratteristiche importanti. Conte è un grande allenatore, uno tra i pochi colleghi che mi hanno chiamato per congratularsi per il titolo”.