Djokovic, doppia beffa in arrivo? La richiesta in extremis fa discutere. Problemi in arrivo per il fuoriclasse serbo reduce dal trionfo in Australia
Novak Djokovic è tornato in vetta al Ranking ATP. Il 35enne fuoriclasse serbo grazie alla splendida vittoria ottenuta agli Australian Open, che gli ha regalato il 22/o successo in un torneo del Grande Slam, si è riappropriato della prima posizione, detronizzando il giovanissimo talento spagnolo Carlos Alcaraz che a settembre ha conquistato gli Open degli Stati Uniti sul cemento di Flushing Meadows.
Grazie alla vittoria di Melbourne, in cui ha regolato in finale il soli tre set il talento greco Stefanos Tsitsipas, Djokovic ha inoltre raggiunto Rafa Nadal nella speciale classifica dei tornei del Grande Slam conquistati. Ora siamo a quota ventidue per ciascuno, con Roger Federer fermatosi una volta per tutte a venti. Celebrato a dovere il trionfo australiano, il campione serbo si sta già preparando per i prossimi impegni.
Nel programma di Novak Djokovic è prevista la partecipazione a marzo, tra gli altri, a due tra i tornei più prestigiosi e importanti che si disputano negli Stati Uniti. Si tratta di due Masters 1000 ATP particolarmente ambiti come Indian Wells e Miami. Ma per prendervi parte il fuoriclasse belgradese avrà, o meglio avrebbe, bisogno di un permesso speciale di cui ha già inoltrato richiesta alle autorità preposte.
Djokovic, il rischio della doppia beffa è dietro l’angolo: la situazione
Già nel 2022 il campionissimo serbo, vincitore per cinque volte del torneo californiano di India Wells e sei di quello di Miami in Florida, non era potuto scendere in campo sul suolo americano. E se le cose dovessero rimanere così, non potrà disputare il cosiddetto sunshine double neanche quest’anno: gli Stati Uniti d’America infatti riapriranno i confini a chi non è vaccinato dal Covid-19 solo nel mese di maggio.
Questa volta però la decisione delle autorità potrebbe essere diversa rispetto allo scorso anno. Qualche settimana fa il direttore del torneo di Indian Wells, Tommy Haas, aveva dichiarato la sua speranza nel vedere un pronto ritorno di Djokovic: “Sarebbe bello se riuscissimo ad allentare quelle restrizioni un po’ prima e lui potesse venire qui a giocare. Credo che voglia giocare, quindi dovremmo dargli una chance”.
La presa di posizione di Haas è dunque una lancia pienamente spezzata a favore di Djokovic: “Se non gli fosse permesso di venire qui a giocare sarebbe una disgrazia, per come la vedo io”. Intanto il campione serbo risulta presente nella entry list ufficiale del torneo, con tanto di testa di serie numero 1.
Di recente il fratello di Novak, Djordje Djokovic aveva annunciato di aver inoltrato la richiesta del permesso: “Purtroppo è qualcosa che non possiamo gestire. A Novak serve un permesso speciale per entrare, dal momento che gli USA non fanno ancora entrare le persone non vaccinate nel paese. Mancano alcuni giorni alla decisione, speriamo in un esito positivo” .
Nel frattempo, il numero uno del Ranking è tornato ad allenarsi a Belgrado per preparare al meglio il torneo di Dubai che inizierà il 27 febbraio e a cui è regolarmente iscritto.