Sofia Goggia distrutta dal dolore, quella dedica era un segnale. La famiglia dello sport italiano è diventata più povera, lutto terribile
La festa per la vittoria di Marta Bassino nel Superg ai Mondiali di Méribel, poi nel tardo pomeriggio la mazzata. Elena Fanchini, che dell’Italsci al femminile è stata grandissima attrice fino a tre anni fa, non ce l’ha fatta ed è morta a 37 anni. Un dolore per tutti, nel gruppo azzurro, ma in particolare per Sofia Goggia che con lei ha diviso tanta trasferte, gare, successi.
Il tumore, lo stesso che nel 2018 aveva cancellato il suo sogno olimpico, era tornato qualche mese fa. L’ennesimo capitolo di una carriera bella ma anche molto sfortunata. Due successi in Coppa del Mondo, l’ultimo a Cortina nel 2015, e un argento dieci anni prima sempre in discesa ai Mondiali di casa, quelli di Bormio. Poi alcuni piazzamenti importanti, ma il conto le è sempre stato presentato salatissimo.
Durante un allenamento in Austria, nell’ottobre 2008, la rottura dei legamenti del ginocchio sinistro che l’ha costretta a saltare tutta quella stagione. Nella stagione 2018-2019 ancora in allenamento, negli Stati Uniti, la frattura di un dito della mano e del perone prossimale. Pure in questo caso stagione saltata.
In mezzo c’era stato anche di peggio. Bel gennaio di quell’anno, mentre preparava le Olimpiadi Invernali di Pyeongchang, la mazzata: durante alcuni controllo medici ha scoperto di avere una neoplasia. Quindi cicli di chemioterapia, un intervento e sembrava tornato tutto normale anche se alla fine della stagione 2020 ha deciso di smettere con l’agonismo.
Sofia Goggia distrutta dal dolore, a Cortina l’ultimo incontro e una dedica meravigliosa
Da allora Elena Fanchini si è sposata e ha fatto la zia ai quattro nipotini, nati dalle due sorelle Nadia e Sabrina, anche loro nazionali di sci (e la prima ha vinto molto). Ora però il tumore era tornato e lo abbiamo scoperto a Cortina, dopo la vittoria di Sofia Goggia.
La campionessa azzurra infatti dopo la premiazione il 20 gennaio scorso aveva regalato il suo pettorale all’ex compagna di tante gare e le ha dedicato il successo. Perché si conoscono fin da ragazzine, sciavano insieme a Montecampione, nel Bresciano, hanno condiviso tante trasferte.
Ed Elena, al ‘Corriere della Sera’ confessava che “io sono qui a lottare. Quel pettorale rosso però mi ha regalato un sorriso. Le mie sorelle mi sono sempre vicino, tutti mi sono vicino. Ho una famiglia fantastica, sono fortunata. Quando sciavo la ringraziavo sempre, adesso la ringrazio ancora di più. Sia me che alle mie sorelle è mancata la continuità a causa degli infortuni. È l’unica recriminazione: non c’è mai stato un anno liscio, senza cadute. Però ci siamo tolte belle soddisfazioni, le vittorie non ce le porterà via nessuno”.
Sofia sul podio aveva gridato: “Elli… questa è per te”. Ma non era stata l’unica volta in cui la campionessa azzurra aveva dedicato un successo alla sua amica Elli. Sui social aveva raccontato che, poco prima di Cortina, Elena Fanchini le aveva fatto una richiesta: “Regalami quel pettorale rosso … vincente. E io ti promisi che, nel caso in cui l’avessi vinta, te l’avrei dedicata, questa gara. Ora posso dirlo, con tutta forza e la veemenza di cui dispongo, ad alta voce, in quello che è un urlo che esorta a combattere e a non arrendersi: ‘Elly, questa è per te!‘”.
Elena Fanchini ricordata dal mondo dello sport: la commozione dell’Inter e di Mikaela Shiffrin
Ora la ricordano tutti, anche fuori dal suo mondo. Perché Elena era tifosa del suo Brescia ma anche dell’Inter che nelle ore successive ha postato sui social un messaggio: “È un giorno molto triste, ci ha lasciato Elena Fanchini. Cara Elena, ti ricordiamo col sorriso, allo stadio con noi o mentre scii sulle tue amate montagne. Stringiamo in un grande abbraccio la tua famiglia e tutti i tuoi cari”.
E nella serata di ieri ha fatto lo stesso Mikaela Shiffrin. Ha postato una foto della campionessa azzurra sul podio di Beaver Creek e l’ha salutata così: “È stata una giornata piena di emozioni, ci sono tante cose che vorrei condividere, ma quella che pesa di più è la perdita di Elena. Ha avuto un impatto forte e positivo sul nostro sport e sul nostro mondo con la sua passione e, soprattutto, gentilezza. Sono vicina alla squadra italiana, che è davvero una famiglia per tutti noi che la guardiamo e che ora sta soffrendo profondamente”.
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Shiffrin spiega che a Méribel la squadra azzurra e quella americana stanno vivendo nello stesso albergo. “Posso dirvi che il loro amore e la loro forza sono puri e veri, io faccio il tifo per tutta la loro squadra, ora più che mai. Coloro che abbiamo perso non saranno mai dimenticati”, conclude ricordando anche il padre. Il prossimo impegno per tutte loro sarà sabato 11 febbraio con la discesa libera. Lo stesso giorno dei funerali, la stessa gara che lei amava. Quasi un segno del destino.