Il derby ha chiarito una volta per tutte le difficoltà del Milan e il buon momento, seppur altalenante, dell’Inter. La gara non valeva certamente il rientro nella corsa scudetto, ormai proprietà privata del Napoli. Tuttavia, come sempre, valeva l’onore della supremazia cittadina e il secondo posto in classifica.
Pioli prova a risolvere i problemi difensivi del Milan aumentando la copertura di difesa e centrocampo, mettendosi a specchio rispetto all’Inter. Rossoneri in campo col 3-5-2 che durante la prima frazione è parso essere più simile ad un 5-3-2. In avanti, coppia di numeri 9 con Origi e Giroud che non avevano mai giocato assieme in coppia.
L’idea di Pioli era quella di creare densità nella propria trequarti, recuperare il pallone e ripartire velocemente in contropiede. I rossoneri speravano di giocare in verticale sui due centravanti per le sponde o in aggressione delle seconde palle rinviate dall’Inter. I difensori nerazzurri, però nel primo tempo, sono stati superiori nel duello con i due centravanti rossoneri e hanno rinchiuso il Milan nelle propria metà campo asfissiandone tutti i tentativi di manovra.
Andato in svantaggio e raggiunta la convinzione che il 3-5-2 non avesse funzionato, se non per limitare i danni, grazie anche ad un Tatarusanu finalmente reattivo. Pioli ha provato a tornare con 4-2-3-1 e Leao inserito ad inizio secondo tempo. Tentativo efficace nel modo di attaccare, vano nei risultati visto che Giroud spreca la migliore occasione del Milan con un controllo sbagliato nel concetto e nell’esecuzione. I timidi segnali di risveglio si sono esauriti con l’ingresso di Thiaw e il ritorno della difesa a tre.
Sette partite senza vittoria, cominciano a pesare sulle spalle del tecnico che, nonostante le dichiarazioni, non sembra avere a disposizione gli ingredienti per rimediare a questa situazione. E il posto nella prossima Champions League comincia a sfuggire di mano.
Dall’altra parte c’è l’Inter che vive un momento piuttosto positivo, grazie soprattutto ad un Lautaro Martinez, per cui continua il momento d’oro. Nonostante l’obiettivo scudetto sia sfuggito, la squadra di Inzaghi ha migliorato il rendimento rispetto alla prima parte del torneo. La società nerazzurra sta gestendo con serenità i problemi interni, come Skriniar, e intanto lascia ad Inzaghi la tranquillità di conseguire i risultati migliori possibili. L’Inter ora è seconda e ha allungato fino a 5 punti il proprio margine sul quinto posto, ha raggiunto le semifinali di Coppa Italia e vinto la Supercoppa. In attesa degli ottavi di finale di Champions League che opporranno l’Inter al Porto, il bilancio di Inzaghi non può che essere positivo. La squadra ha dimostrato di aver imparato a gestire le gare, anche più difficili, come quella di ieri dove era richiesta tecnica e attenzione. Con questo passo la Milano nerazzurra, il suo posto nella prossima Champions League, lo confermerà con grande serenità.
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