Sono appena rientrato da Londra. Brighton per la precisione. Grazie a De Zerbi, per due giorni, ho respirato aria di calcio vero. In Italia pensiamo che siamo la serie A, che il mondo ruoti attorno a noi e, invece, basta un’ora e mezza di volo per capire che non siamo nessuno. Non ci calcola nessuno. Il nostro calcio è morto. L’Italia del pallone non esiste più. I centri sportivi non esistono, gli stadi neanche ne parliamo, il marketing non lo sappiamo fare. Brighton non è lo United. Sarebbe il nostro Sassuolo o Cremonese. Arrivano allo stadio due ore prima. Svaligiano lo store, non c’è il paninaro che impuzzolentisce tutto e toglie soldi ai club, non c’è la fila ai parcheggi, la gente non esce dieci minuti prima per evitare il traffico, anzi, dopo la partita resta due ore a mangiare e bere. Il club guadagna prima, durante e dopo. Questo gap non sarà colmato neanche tra dieci anni. Siamo morti ma ci siamo dimenticati di stenderci. Pensiamo solo ai diritti tv ma anche lì, ormai, abbiamo perso appeal. Nessuno si fa un esame di coscienza. Commisso ha perfettamente ragione. Cairo minaccia querele ma la visione di Commisso, Cairo non ce l'ha. Sicuramente la Fiorentina dovrebbe fare di più in campo ma tra viola park, progetto stadio e settore giovanile Commisso sta tracciando la strada del futuro. Dobbiamo azzerare i vertici della Federazione, dobbiamo cambiare la Melandri, dobbiamo abolire la burocrazia e dobbiamo iniziare ad attirare investitori stranieri e non fondi di terza fascia mondiale. Il caso Juventus non ci aiuta e il danno di immagine è sempre più forte.
L'unica nota positiva è il Napoli. Andrebbe penalizzato per dare un pizzico di pepe al campionato. E' l'unica soluzione. Togliete qualche punto al Napoli altrimenti diventa mortificante per tutti. L'unica squadra che progetta, l'unica con un allenatore capace e un direttore che fa calcio vero. Napoli inizia a preparare la festa ma soprattutto adesso deve capire come aprire un ciclo dopo un'annata così bella. Questa sarà la prossima scommessa. De Laurentiis ha solo due colpe: la prima è quella di non valorizzare abbastanza il settore giovanile, l'altra è sulle strutture ma capiamo che senza appoggio del Comune anche un buon imprenditore non può fare miracoli. Il Napoli è l'unico spot per il nostro calcio. Il resto tabula rasa. Speriamo solo che non finisca a + 30 sulla seconda, altrimenti, sarebbe avvilente come quando la Juventus festeggiava già a marzo o aprile.
Martedì scorso si è chiuso il calciomercato e abbiamo dimostrato tutta l'inadeguatezza della nostra classe dirigente. La trattativa Verdi-Salernitana grida vendetta. De Sanctis dovrebbe dare risposte al suo Presidente e ai suoi tifosi e non prendersela con le macchine che non possono parlare. Siamo arrivati al circo del mercato. La trattativa Skriniar è roba da mani nei capelli, se solo Marotta li avesse. Uno scempio di mercato perdere un valore del club a zero euro dopo che ti avevano offerto 55 milioni di euro 4 mesi prima. Non possiamo fare i gradassi con i top club europei. Lo vogliamo capire oppure no? Se il Psg chiama l'Inter, l'Inter deve abbassare la testa e con umiltà ascoltare. Non abbiamo i soldi per fare i fenomeni. La lezione che abbiamo preso è stata umiliante per Marotta, l'Inter e per il calcio italiano. Siamo stati presi a schiaffi davanti allo specchio. Zaniolo è una barzelletta tutta italiana. La Roma ha gestito il caso come un club dilettantistico. Il suo agente doveva muoversi diversamente e non doveva arrivare alle ultime ore. Il Milan che litiga con la Gazzetta sulla vicenda Leao, nelle ultime ore di mercato, è triste come lo è stata la sessione estiva e invernale del club. Se il Milan non è intervenuto in questo mercato di riparazione davvero significa che non c'è un euro in croce. Di Giroud vi avevamo detto a fine dicembre. Ci era stato precisato che eravamo sulla strada sbagliata e che avrebbe rinnovato a breve. Giro di chiamate ai giornalisti amici per smentire la notizia ma Giroud, ad oggi, ancora non ha rinnovato. Adesso potrà anche farlo ma il gelo di dicembre è stato confermato dai fatti. Intanto, a gennaio, lo ha cercato l'Everton e in estate ha dato mandato ai suoi agenti di esplorare il mercato americano della MLS. I fondi non vogliono dare 4.5 a un veterano. Preferiscono investire sui giovani per poi rivendere. Il problema è se sbagli i giovani e gli investimenti vanno in fumo.
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