Juventus-Allegri, addio a giugno: il sostituto è un ex di tanti anni fa. Il club bianconero è alle prese con una vera e propria rivoluzione
Comunque vada non sarà un successo. Al di là dell’eventuale buon esito del ricorso presentato dal management della Juventus contro i 15 punti di penalizzazione inflitti dalla Corte d’Appello Federale ricorso che sarà discusso davanti al Collegio di garanzia del CONI, i bianconeri rischiano di subire un altro terremoto, forse ancora più devastante del primo, a causa della cosiddetta ‘manovra stipendi’. Un capo d’accusa molto più grave e potenzialmente esplosivo delle cosiddette plusvalenze fittizie.
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Nel frattempo la Juventus è impegnata ad uscire dalla crisi di risultati apertasi con la manita incassata al Maradona dallo scatenato Napoli di Spalletti, proseguita con il rocambolesco 3-3 casalingo contro l’Atalanta e culminata domenica scorsa con il tracollo, sempre all’Allianz Stadium, al cospetto dell’ottimo Monza di Raffaele Palladino.
Massimiliano Allegri, nelle dichiarazioni rilasciate al termine della sfida persa 2-0 contro i brianzoli, ha lanciato i suoi strali nei confronti di qualche giocatore che forse non si è ancora calato nella nuova realtà di una classifica che ora vede la Vecchia Signora più vicina alla zona salvezza che a quella per i posti in Europa. Parole trancianti, da parte dell’allenatore livornese, che ha evidentemente ‘fiutato’ il rischio di altre corpose sanzioni in arrivo da parte della giustizia sportiva.
Juventus-Allegri, addio a giugno: al suo posto l’ex allenatore delle giovanili
Uno scenario drammatico che taglierebbe le gambe a squadra e società. Ma un’ipotesi al tempo stesso molto concreta e che il nuovo management non può non prendere in considerazione. Per questo motivo il nuovo presidente Gianluca Ferrero, insieme al direttore generale Maurizio Scanavino e al consulente tecnico Gianluca Pessotto, stanno vagliando possibili cambiamenti in vista della prossima stagione.
E tra le novità non può non esserci un avvicendamento in panchina con una nuova guida tecnica. E’ dunque nuovamente in discussione il futuro di Massimiliano Allegri il cui ingaggio da 7 milioni netti a stagione fino al 2025 pesa come un macigno sui bilanci della società, a maggior ragione in caso di ulteriori gravi penalizzazioni a carico della società. Se poi in ultima analisi la UEFA dovesse arrivare ad escludere la Juventus dalle coppe, un ridimensionamento dei costi sarebbe inevitabile.
E in tal caso i dirigenti bianconeri andrebbero alla ricerca di un nuovo allenatore dall’ingaggio più sostenibile e in linea con i nuovi parametri. In tal senso, gli indizi portano a una vecchia conoscenza della Vecchia Signora, Gian Piero Gasperini. Il tecnico dell’Atalanta ha infatti iniziato la sua carriera da allenatore nelle giovanili della Juventus, esattamente 20 anni fa.
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Gasperini corrisponde perfettamente all’identikit richiesto dalla nuova dirigenza: esperto, ambizioso e capace di valorizzare i giovani talenti. Tutte caratteristiche di cui la nuova Juventus avrà un disperato bisogno per almeno i prossimi 3/4 anni. Con l’obiettivo, scontato e in linea con la storia del club torinese, di tornare a vincere prima possibile.
Vincere seguendo però una strada diversa, molto simile per certi versi a quella percorsa da Milan e Napoli negli ultimi anni. Immaginare una Juventus con Gasperini allenatore e Cristiano Giuntoli direttore sportivo non è fantascienza.