Juventus, un grande ex racconta il suo dramma: ha scoperto un tumore per caso. Un particolare del suo passato che nessuno conosceva
Nelle ultime stagioni la Juventus ha cambiato molto a centrocampo senza mai trovare una quadratura, anche con allenatori diversi. Uno dei protagonisti su cui aveva investito è stato Emre Can che in realtà è rimasto a Torino solo una stagione e mezza.
Ma oggi sappiamo che quell’esperienza gli ha salvato la vita. Lo ha raccontato lo stesso centrocampista tedesco di origini turche in una intervista a DAZN. Perché durante una delle visite al J Medical di Torino ha scoperto di avere una grave malattia.
“Un paio di mesi dopo le visite mediche con la Juventus mi hanno chiamato. Non sapevo nemmeno cosa stesse succedendo, non avevo mai sentito parlare della tiroide e quindi non sapevo che potesse esserci un tumore. Il trasferimento a Torino è stato positivo solo per questo”, ha spiegato aprendo le porte al suo dramma personale.
In effetti dagli accertamenti che aveva effettuato è emerso un tumore alla tiroide che necessitata anche di una operazione urgente. “Questo ha cambiato molto nella mia vita. Puoi avere tanti soldi, puoi avere tutto, ma la salute è la cosa più importante. Tutto parte della vita, quindi consiglio a tutti di fare dei controlli. Non importa quanto crediamo di essere sani: se scopriamo queste cose in tempo, si può agire”.
Il problema era emerso a ottobre 2018 quando in panchina c’era ancora Massimiliano Allegri. Allora il tecnico aveva spiegato la sua assenza dicendo che aveva bisogno di “approfondimenti clinici e strumentali per un nodulo tiroideo che potrebbe anche necessitare di un trattamento chirurgico”. In effetti era stato così ma il caso era molto serio.
Ma essendo stato anche preso in tempo, il problema è stato eliminato alla radice e non si più ripresentato. E oggi continua a giocare con la maglia del Borussia Dortmund che ha rilevato il suo contratto pagandolo 25 milioni di euro.
Il dramma a lieto fine di Emre Can ricorda da vicino un altro grande protagonista della Bundesliga. Da poco finalmente Sebastian Haller, il 28enne attaccante francese arrivato in estate dall’Ajax per sostituire Haaland, è tornato in campo dopo la grande paura.
La scoperta del cancro ai testicoli la scorsa estate ha cambiato tutti i suoi programmi e anche quelli del club che lo ha potuto rivedere giocare solo di recente nella vittoria 4-3 sull’Augsburg. Per lui un’accoglienza speciale che lo ha commosso. Così come commovente è stato il racconto del calciatore a L’Equipe.
In famiglia c’era già stato un caso, quello di una sua zia morta di cancro a febbraio 2020 ed era una ferita ancora fresca da riaprire. Per questo ha chiamato i suoi fratelli avvisandoli che dovevano restare vicini alla madre, perché aveva una notizia da comunicare.
Poi ha cominciato la chemioterapia. Quatto cicli subito in meno di una settimana che l’hanno distrutto fisicamente: “Ti riprendi a poco a poco e dopo la chemio, anche se ti senti abbastanza bravo hai un aspetto molto malato: hai gli occhi infossati, senza capelli, labbra nere”.
Un’esperienza traumatica che l’ha fatto cambiare ma ha anche cambiato la percezione degli altri verso di lui: “In effetti c’è una specie di sguardo pietoso, non lo so, che ti mostra che tu sei malato. Non è male, le persone sono compassionevoli e lo capisco perché vogliono parlarne. Non capita spesso che un calciatore abbia il cancro”.
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