Michael Schumacher tradito, ci sono le prove: tifosi sconvolti. Rivelazione incredibile sulla vita privata del campione, ha rischiato grosso
Lo hanno descritto in molti modi e con mille parole diverse, perché Michael Schumacher ha scritto la storia della Formula 1 per più di 20 anni. Ma uno degli aggettivi più comuni per il campione è sempre stato ‘leale‘, perché ha sempre rispettato i patti e gli amici.
Dopo il drammatico incidente sulle nevi di Méribel, nove anni fa, è cambiato quasi tutto nella sua vita, ma la sensazione piacevole di chi ne parla non è cambiata. Immaginatevi squindi lo sdegno e l’arrabbiatura che deve aver provato la sua famiglia quando ha scoperto che il Kaiser era stato tradito nel momento del bisogno.
Un retroscena clamoroso, che emerge soltanto adesso anche se tutto in realtà è successo presumibilmente nel 2016, a quasi tre anni dalla sua caduta. La famiglia è stata colpita negli affetti, da chi davvero non si aspettava che potesse farlo e ora conosciamo anche qualche particolare in più della storia.
Michael Schumacher tradito, ci sono le prove: la rivelazione incredibile
Dopo il volo con l’elicottero verso l’ospedale di Grenoble, Schumacher passò diversi mesi in Francia prima di essere trasferito nella sua villa svizzera di Gland, con affaccio sul Lago vicino a Zurigo. Da allora quella, così come l’altra villa che la famiglia possiede a Maiorca, sono diventate la sua clinica personale e pochi al di là del personale sanitario, possono accedere.
Eppure nel 2016 è successo un fatto sconvolgente. Ai quotidiani e alle riviste più importanti di mezza Europa sono state offerte alcune immagini di Michael allettato e immobile. L’ignoto fotografo chiedeva 1 milione di euro per l’esclusiva ma tutti quelli che ha contattato gli hanno risposto nettamente di no.
Così quelle foto non sono mai state pubblicate ed è scattata la denuncia da parte della moglie, Corinna. Come spiega adesso la procura di Offenburg, che da tempo ha comunque sospeso le indagini, il colpevole è chiaro. “Una persona sconosciuta, presumibilmente all’epoca caro amico del pilota”. Il suo nome però non è mai emerso e quindi non è stato possibile rivelarlo.
In pochi possono entrare nella villa di Schumacher: il tenero racconto di Jean Todt
Uno dei pochissimi che nel corso degli anni è stato ammesso nella villa di Michael Schumacher e gli fa visita con costanza è Jean Todt. Nei loro lunghi anni in Ferrari, dal 1996 al 2006 hanno costruito un rapporto di amicizia granitico che non è finito quando si è interrotto il rapporto di lavoro
Erano strettamente legati anche prima dell’incidente di Méribel, ancora di più dopo nonostante sia cambiato tutto. L’ex team principal della Rossa ed ex presidente della FIA lo ha spiegato chiaramente qualche mese fa, nel corso di una premiazione in Germania alla quale erano anche presenti la moglie e la figlia del campione.
Todt ha raccontato che gli manca la quotidianità che avevano in passato. Ma non gli manca Michael perché tutte lde volte che può andare lo fa e sa che alla famiglia fa piacere. Intervistato dalla tv tedesca RTL ha raccontato la sua nostalgia e svelato un particolare inedito. “Effettivamente è vero, con lui lo faccio spesso: guardo le gare di Formula 1 con Michael”.
Non è sceso nei dettagli perché sa che, nel caso, lo farà soltanto Corinna quando vorrà, Ma ha confermato ancora una volta la voglia di littare che ha l’ex campione del mondo. Così come ha confermato il suo affetto speciale per Mick ora che sta ripercorrendo la stessa carriera del padre: “Trovo che sci siano state molte pressioni ingiuste su di lui. Quello che desidero per lui è la possibilità di guidare la macchina migliore. Poi potrà vincere gare e titoli”.