Infortunio e lungo stop: un big azzurro comincia malissimo il 2023. Arriva la peggiore delle notizie, cambiano tutti i programmi
I tre moschettieri più D’Artagnan, anche se in realtà nei romanzi lui era il più giovane. Si presentava così la spedizione azzurra agli Australian Open 2023 sul cemento di Melbourne. Ma all’inizio della seconda settimana, anche se per motivi diversi, sono tutti a casa e se ne riparlerà l’anno prossimo.
O meglio, sarà sicuramente così per Matteo Berrettini, Lorenzo Musetti e Jannik Sinner che è anche l’ultimo ad essersi arreso. Filippo Fognini invece già nei giorni scorsi ha fatto sapere che per lui potrebbe essere stata l’ultima volta nello Slam australiano ma non è questo l’unico problema che dovrà affrontare.
Dopo aver perso contro Brooksby nell’ATP 250 di Auckland e contro Kokkinakis al primo turno dell’Australian Open, oltre che in doppio con Simone Bolelli, è arrivata un’altra mazzata. Perché il campione sanremese rischia di non vedere il campo per un po’ di tempo.
Sul suo profilo Instagram, infatti, Fognini ha confermato di aver subito una frattura intra-articolare della falange. Non specifica quali saranno i tempi di recupero, ma un nuovo infortunio su un fisico che negli ultimi 15 anni è stato spremuto a fondo certamente avrà un peso. Un anno fa a febbraio era arrivato in semifinale nell’ATP 500 di Rio de Janeiro, ora rischia di precipitare nella classifica ATP.
Infortunio e lungo stop: un big azzurro ha cominciato malissimo il 2023
Fognini era uscito abbastanza in fretta dagli Australian Open 2023 mentre Jannik Sinner ha saputo resistere fino agli ottavi, giocano anche piuttosto bene. Rispetto ad un anno fa ha saputo portare fino al quinto set Stefanos Tsitsipas, ma alla fine il risuktato è stato lo stesso, con la vittoria del greco 6-4 6-4 3-6 4-6 6-3.
Una partita combattuta soprattutto negli ultimi tre set, perché prima c’era stato solo un giocatore in campo. Ma Tsitsipas ha giocato meglio i punti decisivi ed è riuscito a mettere la giusta pressione sul bolzanino portando di nuovo la partita dalla sua parte.
A fine gara, analizzando a caldo la sua prestazione, Sinner è molto lucido ammettendo anche gloi errori: “In realtà non molti, qualcuno però è arrivato su palle facili e la partita è cambiata abbastanza in fretta. Dopo lui ha servito bene e questo è tutto”.
A distanza di dodici mesi è stato do nuovo respinto anche se restano le sensazioni positive: “In effetti è dura. Immagino che dovrò sicuramente ripensare a tutto e tornare ad allenarmi. Ma in questo tipo di partite, può andare in un modo o nell’altro. Stavo servendo bene, nel quinto set sono calato e l’inerzia è leggermente cambiata”.
Sinner, Berrettini, Musetti e gli altri azzurri. Paolo Bertolucci chiede a tutti più calma
I tre tenori azzurri sono entrati ormai nel cuore dei tifosi che vorrebbero sempre vederli ai vertici del tennis mondiale, ma il livello dei primi 7-8 giocatori al mondo non è facile da raggiungere. Il primo a saperlo è Paolo Bertolucci, oggi commentatore tecnico a Sky Sport, che invita tutti alla calma perché la stagione è lunga.
“Musetti ha dei problemi perché è giovane e a Melbourne la superficie è troppo rapida per le sue caratteristiche. Berrettini invece è partito molto male: quando lotti con Murray rischi di farti male. Certo, questi risultati lasciano un po’ di amaro in bocca ma la stagione dura dieci mesi: vediamo di non far tragedie”, ha detto all’AGI.
A tutti loro, l’ex campione di Davis, dà un suggerimento, quello di essere più costanti. Perché va bene battere un big mondiale, ma se poi si perde al turno successivo o nel torneo successivo da un giocatore che è sotto in classifica non vale