Ayrton Senna, l’inedito retroscena mette i brividi: “Ha perso l’orientamento”. Sono trascorsi quasi ventinove anni dalla morte del campione brasiliano
Sono trascorsi quasi ventinove anni da quell’1 maggio del 1994, quando sul circuito di Imola in un drammatico Gran Premio di San Marino si interruppe tragicamente la meravigliosa parabola di Ayrton Senna, il fuoriclasse brasiliano tre volte campione del mondo di Formula 1 e figura leggendaria dell’automobilismo. Il fuoriclasse paulista diede vita in quegli anni a una delle rivalità più sentite nella storia degli sport motoristici, quella con il francese Alain Prost, il ‘professore‘ delle quattro ruote.
Per chi non avesse avuto la fortuna di assistere alla straordinaria epopea dei due grandi campioni, così diversi in tutto ma alla fine molto più simili di quanto si potesse immaginare, basti pensare che in nove anni conquistarono insieme ben sette tioli mondiali di Formula 1, quattro Prost e tre Senna. I loro accesi duelli in McLaren, alcuni dei quali sfociati quasi in rissa, sono rimasti impressi nella memoria di tifosi e appassionati.
Poi però, nella vita di entrambi, accadde qualcosa di incredibile, di quasi magico, in un giorno preciso: 7 novembre 1993. Fu quello il giorno in cui Senna tagliò per primo il traguardo sul circuito di Adelaide proprio davanti a Prost, campione del mondo di quell’anno e alla sua ultima gara in carriera.
E fu proprio il suo più acerrimo rivale a rendere omaggio al fuoriclasse francese: Senna volle infatti Prost al suo fianco sul gradino più alto del podio ponendo fine a una lunga serie di tensioni, di attacchi reciproci a ripetizione e di veleni. Da quel momento, ebbe inizio una nuova splendida storia, destinata però a durare troppo poco. Da quel giorno di novembre del ’93 fino alla tragica domenica di Imola, i due ex acerrimi rivali diventarono amici.
E ora a distanza di ventinove anni, è Prost a rivelare alcuni dettagli finora rimasti inediti. Il ‘Professore’, nel ricordare quel periodo e quei pochi mesi di grande vicinanza con Senna, esprime un pensiero che in tutti questi anni non aveva mai avuto il coraggio di divulgare. Prost ha ricordato proprio quel periodo seguente al suo ritiro, raccontando di un Senna in difficoltà senza la sua presenza in pista, quasi smarrito e in difficoltà.
Forse sentiva, il campione brasiliano, che di lì a poco sarebbe stato molto più difficile per lui rimanere ai vertici della Formula 1. Era quello il periodo in cui si stava affacciando sui circuiti di tutto il mondo un giovane pilota tedesco che negli anni a venire avrebbe scritto pagine leggendarie: il suo nome era Michael Schumacher.
“Abbiamo comunicato molto con Ayrton nei giorni successivi al mio ritiro – ha spiegato un commosso Alain Prost al quotidiano L’Equipe – sentivo che non stava bene. Mi chiamava spesso, a volte anche due volte a settimana. Non mi ha mai telefonato quando correvo ancora. Senza di me aveva perso l’orientamento, probabilmente ero la sua principale fonte di motivazione. È difficile da capire. Abbiamo vissuto entrambi un’incredibile storia umana e psicologica e bisogna rimanere sui bei ricordi”.
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