Sono giorni difficili a Milanello. La sconfitta nel derby di Supercoppa ha chiuso dieci giorni “di passione” per il Milan che, prima della gara con l’Inter, ha sofferto prima la rimonta della Roma, poi l’eliminazione in Coppa Italia e infine la partenza a bomba del Lecce. Una via crucis che ha allontanato nuovamente il Napoli in classifica e cancellato due obiettivi stagionali.
Un rendimento figlio anche degli infortuni che hanno afflitto il Milan per tutta la prima parte della stagione. L’assenza che però più ha pesato nel rendimento dei rossoneri e nella testa dei tifosi è quella di Mike Maignan. Proprio giovedì, all’indomani dello 0-3 subito dai cugini nerazzurri, ricorrevano i 4 mesi dall’ultima gara di Maignan con il Milan in Serie A.
Correva il 18 settembre 2022, quando il portiere francese ex Lille veniva inserito per l’ultima volta nell’XI titolare del Milan. L’occasione era il big-match con il Napoli e nonostante il KO, dalle parti dell’area di rigore dei rossoneri si respirava un’aria diversa. Da quel 18 settembre, Maignan è sceso in campo solo in un’altra occasione, ma con la maglia della Nazionale francese. Un periodo lunghissimo, durante il quale più volte i tifosi del Diavolo hanno sperato di riabbracciare uno degli artefici dello Scudetto 21/22. L’attesa però si è prolungata, finché l’estremo difensore transalpino ha dovuto rinunciare al Mondiale di Qatar 2022 e successivamente ha dovuto fermarsi nuovamente durante il ritiro del Milan a Dubai. “La cicatrice della lesione al polpaccio non è ancora guarita totalmente“, così dicevano le notizie tra fine dicembre e inizio gennaio. Il polpaccio è un brutto cliente dal punto di vista muscolare, ma di sicuro dopo il problema che lo aveva colpito anche la scorsa stagione, il portiere sperava di poter giocare di più col suo club.
Al di là del problema fisico che sarà da rivalutare nelle prossime settimane (si dice che il recupero possa avvenire entro l’ottavo di finale di Champions League col Tottenham), quello che preoccupa di più i tifosi è soprattutto il rendimento difensivo della squadra di Pioli. Il Milan è sembrato in forte difficoltà nelle ultime settimane, quasi come se progressivamente i suoi difensori avessero smarrito la sicurezza. Sicurezza che probabilmente dipendeva in parte anche dalla consapevolezza di avere alle spalle Maignan, piuttosto che Tatarusanu.
Con Maignan in campo i rossoneri hanno giocato 9 partite in stagione, subendo 10 reti: media di 1,1 gol subito a partita.
Dopo l’infortunio di Magic Mike, le prestazioni del Milan sono sensibilmente peggiorate. Su 17 gare disputate con Tatarusanu tra i pali, i rossoneri hanno subito ben 21 reti. La media è così salita a oltre 1,2 gol subiti a partita.
Il dato più grave però riguarda il campione delle prime gare del 2023: nei cinque match finora disputati dall’inizio dell’anno solare il Milan ha subito 9 reti, facendo schizzare la media a 1,8 reti.
Se si scava più affondo si nota nelle statistiche degli analisi, emerge come il francese abbia un coefficiente positivo nel rapporto tra expected goals parati e subiti, mentre Tatatusanu abbia un saldo negativo. Inoltre, Maignan para il 78% circa dei tiri in porta subiti dal Milan, col romeno in porta la percentuale cala al 73%.
Un’assenza che pesa tanto sul Milan e sul suo andamento. Ora, Pioli aspetta che il transalpino possa recuperare per confermare quantomeno la seconda posizione dietro un Napoli forse imprendibile.
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