Si è giocato ieri, all’Etihad Stadium di Manchester, il recupero della 7^ giornata di Premier League tra Manchester City e Tottenham. La gara, rinviata lo scorso settembre dopo la morte della Regina Elisabetta II, è terminata 4-2 in favore dei Citizens che hanno rimontato lo svantaggio di 0-2 maturato durante la il primo tempo. Un KO che certifica la crisi del Tottenham, crisi forse irreversibile visto il malessere di Antonio Conte.
Sono solo due vittorie degli Spurs dalla ripresa post Mondiale. Solo una di queste è arrivata in Premier, dove la formazione londinese ha giocato finora cinque gare: il Tottenham di Antonio Conte è in caduta libera. Gli Spurs sono sprofondati in quinta posizione a -5 dal Newcastle, quarto e con una gara in meno. L’impressione è che il tecnico italiano sia arrivato, come già accaduto in altre esperienze, al punto di non ritorno nei rapporti con la società. L’allenatore salentino lamenta da tempo l’assenza di un supporto tecnico, con riferimento nemmeno tanto implicito al mercato, e nell’ultima settimana è sembrato pentito della scelta di tornare ad allenare in Inghilterra. Pentimento legato anche a questioni personali.
Tra i motivi del malcontento di Antonio Conte c’è il mercato. A più riprese, infatti, l’allenatore degli Spurs aveva chiesto un aiuto dal mercato: richieste inascoltate. A inasprire la situazione Conte vede le altre big del torneo rinforzarsi con acquisti ultramilionari, mentre gli Spurs sono ancora a secco. Le voci di queste ore sembrano avvicinare alla squadra londinese la figura di Nicolò Zaniolo, pallino del DS Paratici, ma i problemi degli Spurs sembrano più legati a difesa e centrocampo.
Non solo il mercato. Il malessere di Antonio Conte si allarga anche ad altre sfere della società Tottenham. Il tecnico ha dichiarato di sentirsi abbandonato perché in Inghilterra nessun dirigente interviene pubblicamente, lasciandosi andare ad un attacco alla dirigenza. Attacco che ha fatto anche trasparire una certa nostalgia del calcio italiano. A questa richiesta d’aiuto si è poi aggiunta la questione familiare prima della gara col Manchester City: il tecnico ha ammesso di soffrire la mancanza della famiglia, anticipando che presto ci potrebbero essere novità sul suo futuro. Di fatto, l’ex CT sta vivendo separato dalla moglie Elisabetta e dalla figlia Vittoria, come accaduto nell’esperienza al Chelsea.
La crisi tra Conte e il Tottenham sembra quindi insanabile. In autunno, dopo l’inizio di campionato molto positivo, gli Spurs sembravano decisi a proporre un rinnovo con adeguamento d’ingaggio al tecnico italiano. Tuttavia, la contemporanea crisi della Juventus aveva aperto scenari impensabili fino a qualche mese. Prima del filotto della Vecchia Signora, nonostante la volontà del Tottenham, in Italia e a Torino si era fatta largo l’ipotesi concreta di un ritorno di Conte “a casa”. Ipotesi che, con la nuova crisi tra Antonio e il suo attuale club, potrebbe tornare prepotentemente in auge.
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