La storica vittoria dell’Atalanta sulla Salernitana – mai nei 115 anni della sua vita, la Dea aveva segnato 8 gol in una partita di Serie A – ha lanciato in orbita Rasmus Hojlund e Ademola Lookman. Il primo, 19 anni, in estate pagato 17 milioni allo Sturm Graz, ha segnato per la terza partita di fila, all’attivo ha 4 reti , è destinato a diventare il nuovo bomber della Nazionale danese. Il secondo, 26 anni, nazionale nigeriano, costato 15 milioni, vanta un impressionante rapporto fra i tiri in porta (12) e i gol segnati (9). Particolare non trascurabile: sia Hojlund sia Lookman sono al primo campionato di Serie A e rientrano fra gli stranieri che non hanno avuto bisogno di un lungo periodo di rodaggio prima di ambientarsi nella nuova dimensione della loro carriera. Hojlund e Lookman sono fiori all’occhiello di Lee Congerton e Tony D’Amico, i nuovi responsabili delle operazioni di mercato atalantino che nel luglio scorso hanno raccolto il testimone di Giovanni Sartori, uno degli artefici della percassiana Età dell’Oro. Dove l’aggettivo percassiano s’impone poiché in dodici anni e mezzo, Antonio il presidente e Luca l’amministratore delegato hanno costruito una società modello, capace di coniugare risultati strepitosi alla sagacia di gestione di bilancio che ha consentito all’Atalanta di registrare sei utili consecutivi. L’ingresso in società di Steve Pagliuca e dei partner americani ha ulteriormente rafforzato il club nerazzurro che, sul mercato estivo 2022 ha investito circa 100 milioni in entrata (a Hojlund e Lookman, aggiungete Ederson e Soppy, i riscatti nei Boga e Demiral), mossa senza precedenti nella storia bergamasca.
Al tempo stesso, la strategia di investimenti e di valorizzazione dei ragazzi del vivaio, ha lanciato in orbita Giorgio Scalvini, 19 anni, già diventato nazionale di Mancini dopo avere debuttato in Serie A quand’era ancora diciassettenne, con il rientro alla base di Ruggeri e Zortea, quest’ultimo in gol contro la Salernitana. Lasciatasi alle spalle tre partecipazioni consecutive alla Champions League, culminate nel quarto di finale con il Psg e tre campagne di Europa League, toccando il punto più alto con il quarto di finale con il Lipsia, l’Atalanta punta a ritornare in Europa. Gasperini, alla settima stagione consecutiva a Bergamo, sa come fare. All’inizio della stagione ha cambiato pelle alla squadra, rendendola meno spregiudicata e meno esclusivamente votata a un calcio offensivo. La svolta ha pagato a tal punto da proiettare addirittura la squadra in testa alla classifica. Superata la crisi delle quattro sconfitte nelle cinque partite che hanno preceduto lo stop imposto dal Mondiale, la Dea ha ricominciato a correre. E la sensazione è che il meglio debba ancora venire. Attenti a quei due, Lookman e Hojlund. E a Congerton e D’Amico: hanno già in serbo altri colpi.