Valentino Rossi fa impazzire i fan: “Me la sono goduta parecchio”. Finalmente l’ex campione del mondo dimostra che la scelta è stata giusta
Ogni debutto nasconde sempre alcune insidie e anche Valentino Rossi lo sa bene. Fino a due anni fa erano i test e poi le prime gare del Motomondiale a mettere fine alle sue vacanze invernali. Ora invece è l’Endurance e il 2023 è partito alla grande.
Rossi ha scelto di restare con il Team WRT che però rispetto alla passata stagione ha cambiato le sue vettura passando da Audi a BMW. Pochi test effettuati e subito in pista per la 24h di Dubai, debutto stagionale ella 24H Series che la squadra belga affrontava per la prima volta una gara con le sue nuove M4 GT3.
Circuito nuovo anche per Valentino che qui con le moto ma anche con le vetture a ruote coperte non aveva mai corso. Eppure alla fine è arrivato il suo primo podio in carriera. Festa doppia, perché la corsa è stata vinta dall’altra BMW del team WRT, quella guidata da Jens Klingmann, Dries Vanthoor, Diego Menchaca, Mohammed Saud Fahad Al Saud e Jean-Baptiste Simmenauer.
Invece la BMW n° 46 che Rossi condivideva con Max Hesse, Maxime Martin, Timothy Whale e Sean Gelael che era partita ottava è salita fino al secondo posto, superata solo nel finale da una Porsche per chiudere al terzo. Rossi ha ricevuto anche 30 secondi di penalità per aver involontariamente mandato fuori pista un’altra vettura in fase di sorpasso. Ma alla fine è andato tutto bene.
E lui adesso se la gode. “Un grande debutto con la BMW – ha confessato a Motorsport.com – perché era la prima gara che facevamo assieme e me la sono goduta parecchio. Il nostro obiettivo era salire sul podio, ma non era facile perché c’erano parecchie vetture molto veloci. La gara è comunque andata bene e mi sono divertito”.
Ormai il suo mondo è questo, nessuna voglia di tornare indietro e di ripensarci: “Certo sono un po’ triste per non essere riuscito a conquistare il decimo mondiale. Penso che me lo sarei meritato, per il mio livello e la mia velocità. Per due volte ho perso il titolo all’ultima gara della stagione. Anche per questo ritengo che avrei meritato il decimo titolo”.
Il Motomondiale non è più il mondo del Dottore, ma ora finalmente ha trovato un edere. Il titolo vinto da Pecco Bagnaia lo scorso novembre che ha riportato la MotoGP in Italia è certamente merito suo e della Ducati, ma il toriense non ha mai negato il ruolo del suo mentore.
Lo ha fatto anche domenica sera, ospite di Fabio Fazio su Rai 3: “Gli ho chiesto di seguirmi come coach anche se so che ovviamente è difficile per lui riuscire a far conciliare tutto, tra gare in macchina e la bambina. Ma dopo l’estate, in ogni gara della stagione ci siamo sentiti al telefono. Da lì in avanti abbiamo avuto questo rapporto dove gli ho chiesto tantissime cose, a lui che ha la massima esperienza”.
E ha ricordato la prima volta che si sono incontrati. “Lo vedevo con gli occhi di un fan che incontrava per la prima volta il suo idolo. Oggi lo resta ancora, anche se posso considerarlo come un amico vero, al quale poter chiedere le cose un po’ più approfonditamente. Senza Vale forse non sarei ancora nel team ufficiale, o magari mi troverei indietro nel mio percorso di crescita”.
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