Prezzo carburanti, si salvi chi può: arrivano pessime notizie per il 2023. I rincari di benzina e diesel sono già scattati, automobilisti furiosi
Era tutto ampiamente previsto e purtroppo prevedibile. In seguito all’eliminazione da parte del Governo presieduto da Giorgia Meloni del taglio delle accise, inizialmente introdotto dall’esecutivo Draghi con l’obiettivo di contenere i costi energetici, cittadini e automobilisti stanno per affrontare una nuova impennata dei prezzi dei carburanti alla pompa. Aumenti inevitabili, destinati a far crescere la spesa delle famiglie per il nuovo anno appena iniziato.
Dunque il 2023 si è aperto all’insegna dei rincari, con una stangata per le famiglie stimata intorno ai 2.400 euro per l’intera annata. Ed è una cifra arrotondata per difetto visto secondo quanto calcolato dal Codacons, non tiene conto dei possibili aumenti delle bollette di luce e gas.
Già a partire dai primi giorni di gennaio gli italiani sono infatti chiamati a fare i conti con gli aumenti dei prezzi di benzina e diesel causati dall’addio al taglio delle accise, con gli incrementi dei pedaggi autostradali e, in molte città, anche con i rincari dei biglietti dei bus cittadini e di tutti i mezzi del trasporto pubblico.
Andando più nel dettaglio, viene stimato un aggravio di spesa in media pari a +366 euro annui a famiglia come effetto dell’eliminazione del taglio alle accise che gravano sui carburanti, che avevano portato ad una riduzione dei prezzi, considerando anche l’Iva, di 30,5 centesimi di euro, poi ridotto a 18,3 centesimi.
A prescindere dall’andamento dei listini alla pompa nel corso del 2023, la maggiore spesa per il rialzo delle accise sarà quindi pari, ipotizzando due pieni di carburante a famiglia al mese, a 366 euro annui. Una cifra di per sè non molto elevata ma che contribuisce ad appesantire il bilancio familiare. C’è poi la questione dei pedaggi autostradali, che come noto sulla rete Aspi sono aumentati del 2% da gennaio, con un ulteriore rincaro dell’1,34% a partire da luglio prossimo.
In base alle elaborazioni effettuate dalle varie associazioni dei consumatori, per andare da Roma (sud) a Milano (ovest) il pedaggio sale dai 46,5 euro del 2022 agli attuali 47,3 euro, per poi raggiungere 48 euro a luglio, con un aumento di 1,5 euro. Da Napoli (nord) a Milano si spendevano lo scorso anno 58,6 euro: ora ne servono 59,7 (60,5 euro a luglio, +1,9 euro). Per le tratta Bologna-Taranto la spesa sale da 55,1 euro a 56,1 euro del 2023 (56,9 euro da luglio, +1,8 euro).
Ma a fronte di questa consistente tendenza al rialzo del prezzo dei carburanti, esiste una pur minima via di fuga, una sorta di scappatoia che può consentire di contrastare l’aumento di benzina e diesel. Stiamo parlando di alcune app utili per cittadini e automobilisti.
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