Su una questione che lo riguarda da vicino, l'ex proprietario bianconero ha parlato così in collegamento su SI: "La Juventus è una società quotata in borsa. Con questo status ha i benefici con gli investitori, ma deve rispettarli per il denaro che investono. Quando ero lì con i consiglieri indipendenti abbiamo imposto le regole per gestire questo tipo di società. C'erano incontri e riunioni regolari. La mia sensazione è che ci sia stato rallentamento nel seguire queste regole con il vecchio CDA. non sarà così con quello nuovo, essere quotati in borsa è un vantaggio, ma anche un dovere. Per chi mi accusa di aver causato problemi durante Calciopoli, Cobolli ha gestito un CDA con una riunione di 7 – 8 ore nell'agosto 2006, presente come sindaco Gianluca Ferrero. Consigliere per consigliere avevano deciso di non proseguire per la strada che la Juventus aveva intrapreso. C'è il verbale di questo consiglio. Qui ci sono tutti i consiglieri votanti tranne me, perchè ho preso atto delle decisioni degli altri consiglieri".