Vincenzo Nibali senza freni, l’annuncio fa tremare tutti i fan: è una situazione complicata. Il futuro è sempre più difficile, senza speranza
Tutti gli sport sono fatti di cicli e ricambi generazionali. L’Italia in molte discipline ha saputo rinnovarsi e innovare, come dimostra il 2022 del nuoto che è stato un anno magico. Nel ciclismo maschile (perché quello delle donne funziona meglio), invece tanta fatica e il ritiro di un campione come Vincenzo Nibali amplierà ancora di più il gap con le altre nazioni.
Se è vero che lo Squalo messinese negli ultimi anni ha fatto più fatica del solito nei Grandi Giri e nelle Classiche, per almeno un decennio è stata la bandiera del nostro movimento nel mondo. Oggi invece ci ritroviamo senza una squadra nel World Tour, esclusivamente per mancanza di sponsor che vogliano investire, e senza leader.
La dimostrazione più lampante della crisi è data dai ciclisti che al momento sono ancora a spasso, perché rimasti senza contratto a causa di scelte delle loro squadre. L’ultimo caso lampante è quello di Domenico Pozzovivo, perché se è vero che lo scalatore lucano a fine novembre ha compiuto 40 anni, ha ancora voglia.
Ma la Intermarché – Wanty – Gobert con cui ha corso nel 2022 può proporgli solo un contratto al minimo garantito e così lii si sta guardando in giro. A piedi ci sono altri ciclisti importanti, come Nairo Quintana, Davide Villella, Enrico Battaglin che aspettano una chiamata.
Vincenzo Nibali senza freni, l’annuncio fa tremare tutti i fan: la sua previsione
Vincenzo Nibali è stato più volte avversario di Pozzovivo nei Grandi Giri ma hanno anche corso insieme, unendo le forze, e quindi è una situazione che anche lui conosce bene. Ma l’ex vincitore del Giro, del Tour e della Vuelta almeno per ora lavorerà all’estero, come ambassador e consulente del nuovo team svizzero Q36.5, una squadra Professional.
Intervistato da Global Cycling Network, non ha pensieri positivi per il futuro del movimento italiano: “Nelle corse a tappe non vedo corridori italiani all’altezza. Magari si potranno costruire fisicamente e mentalmente in futuro, ma ora bisognerà aspettare un po’, mi dispiace dirlo”.
Più facile invece trovare protagonisti nelle Classiche Monumento, a cominciare da Filippo Ganna che è molto più di un eccellente cronoman: “In pista ha vinto praticamente tutto, ora dovrebbe concentrarsi di più sulle Monumento. Bagioli potrebbe fare qualche passo in avanti e sta crescendo anche Battistella. Ciccone è in una fase che deve concretizzare di più. Sono tutti lì, ma serve qualcosa in più per fare la differenza”.
Vincenzo Nibali senza freni, una carriera enorme in giro per il mondo con qualche grande rimpianto
Quella differenza che lui ha fatto più volte nei Grandi Giri ma anche nelle corse top di un giorno come dimostrano le sue vittorie nella Milano-Sanremo e nel Lombardia. Uno dei rimpianti è legato alla Liegi-Bastogne-Liegi, adattissima alle sue caratteristiche ma che non ha mai vinto nonostante ci sia andato vicino.
Così come non è mai riuscito a vindere un Mondiale o un’Olimpiade anche se ha avuto occasioni importanti, come sotto il diluvio a Firenze nel 2013 oppure a Rio 2016: “A Firenze è stata una giornata difficile con strade molto scivolose, mentre a Rio sappiamo tutti come è andata”. In effetti stava facendo il vuoto, prima di una caduta in discesa a poco dall’arrivo.
A lui resta qualche rimpianto ma la soddisfazione di aver vinto tutti i Grandi Guiri,. Vuelta compresa. E lo ha fatto contro avversari enormi. Tre su tutti: “Nelle corse a tappe lo erano senza dubbio Chris Froome e Alberto Contador. Nelle gare di un giorno è stato sicuramente Valverde”.