Se De Laurentiis rideva già dopo le prime prestazioni di Kvaratskhelia che avevano ricacciato in gola ai tifosi le proteste per la taccagneria sul mercato, se si sganasciava a crepapelle guardando la classifica del Napoli prima della pausa per i Mondiali, adesso si prenderà a schiaffoni per convincersi che sia reale lo scenario di mercato in entrata a gennaio: la Juventus è costretta a chiamare i tecnici per avere qualcuno bravo a fare di conto in società e a non combinare casini; il Milan non ha potere d’acquisto su Leao rispetto alle offerte clamorose che arriverebbero dal Manchester City, e rischia di perdere anche Giroud che richiede il doppio di quanto il Milan gli offra; e l’Inter è da un mese in attesa di una risposta da Skriniar, che sarà positiva solo se lo slovacco rinuncerà deliberatamente a un aumento sostanzioso, possibilità che diventa sempre più improbabile con il passare dei giorni.
E mentre le tre grandi del calcio italiano sono là che ripetono i conti con la matita dietro l’orecchio e il bloc notes, il Napoli invece che ha venduto bene e comprato meglio può permettersi nel frattempo di andare con reali possibilità di fronteggiare la Premier per il vero giocatore sorprendente dei Mondiali, quell’Ounahi che a differenza degli altri giovani non ha mai fatto parte di nessun trasferimento milionario eppure può far parte a ragione della TopXI della Coppa del Mondo. E’ nell’Angers il marocchino, per lui i francesi chiedono 40 milioni, e se l’Inter si è potuta limitare a chiedere informazioni, se il Barcellona spera di far pesare il suo blasone, poi ci sono quelle di Premier nemmeno di prima fila come il Leicester che si possono permettere di bussare a multipli di 10 milioni senza impaurirsi. Il Napoli ad aste non parteciperà di certo, ma è nella condizione di soppesare la borsa di denari e decidere se andare alla trattativa o no.
Cosa che in questo momento la Juventus può solo sognare. Le gambette vispe di Alexis McAllister sono pronte a scorrazzare sulla Continassa dopo il contatto tra la Juve e il campione del mondo, ben contento d andare dai bianconeri. Ma il favore non è sufficiente: il Brighton di De Zerbi non solo non lo lascerà a prezzo di favore, ma gode di più che ottima salute economica, come e più della media dei club di Premier. La Juventus non ha in questo momento alcun potere di spesa, può al massimo finanziarsi solo con la cessione a peso d’oro di McKennie (tutta da verificarsi), e anche così lo stato maggiore bianconero ha ricevuto mandato di non muovere nulla fino al 18 gennaio, data d’insediamento e presa di coscienza del nuovo Cda. Difficile poi imbastire trattative così robuste in una decina di giorni, la Juventus ha ben altre preoccupazioni in questo momento (e in parte anche le altre).