Jannik Sinner, durissimo attacco mediatico: “La delusione più grande”. Ancora prima di iniziare la nuova stagione finisce sotto tiro
Alla fine di una stagione è sempre tempo di bilanci nel mondo dello sport e quello di Jannik Sinner nel 2022 è pieno di luci ma anche di ombre. Mai così vicino ad un titolo nello Slam, diverse partite spettacolari come quella con Carlo Alcaraz agli US Open eletto dall’ATP come match dell’anno. Eppure il suo bicchiere è mezzo vuoto e ora arriva anche un durissimo attacco mediatico.
Il numero uno azzurro, classifica alla mano, è stato messo dietro alla lavagna dei cattivi dal quotidiano francese L’Equipe. Lo ha semplicemente giudicato il flop dell’anno, al pari della britannica Emma Raducanu altro talento incredibile del tennis mondiale.
Un giudizio netto anche se bisogna leggere bene le parole del giornale per capire le motivazioni:
“Jannik Sinner è fantastico – è scritto – ma aveva iniziato l’anno nella top ten ed è considerato il giovane che tutto poteva vincere. A volte è venuto meno in momenti chiave in partite importanti. Il suo gioco mozzafiato ha peccato per mancanza di varietà o audacia. Nei suoi tre quarti di finale del Grande Slam, non è mai stato in grado di superare il turno”.
L’accusa è di essere stato svogliato contro Tsitsipas a Melbourne, non aver trivato come mettere in difficoltà Djokovic a Wimbledon pur se in vantaggio di due set. E per ultima di essere stato travolto da Alcaraz agli US Open, anche se in realtà quel match è stato equilibrato sino alla fine del quinto set, come ricordiamo bnne.
In realtà Jannik Sinner ripartirà proprio da questo perché tre quarti di finale nei tornei dello Slam non sono poco. Sull’erba ha giocato la sua partita più bella, eliminando negli ottavi Alcaraz. Poi gli ottavi al Roland Garros, i quarti nei tre Masters 1000 di Miami (costretto al ritiro contro Cerundolo), Montecarlo, Roma, e anche la semifinale a Sofia persa contro Rune e con un problema alla caviglia.
In più per lo stesso motivo ha dovuto saltare le Finali di Coppa Davis a Malaga, per un infortunio alle dita della mano. Quindi il bilancio è di un solo torneo vinto, sulla terra di Umago la scorsa estate, mentre nel 20211 ne aveva portato a casa quattro.
Di recente però, intervistato nel podcast dell’ATP, ha analizzato così la stagione: “Ho avuto piccoli problemi in tanti tornei e per questo è stata una stagione dura. Ma ho anche giocato molte partite, ottenuto risultati più continui con diversi ottavi e quarti di finale. Un anno sfortunato anche se per molti aspetti posso essere fiero”.
Non scende in campo dall’eliminazione al primo turno di Parigi-Bercy, il torneo che ha messo la parola fine sulle sue speranze di qualificarsi per il Masters in Italia. Lui però crede di potersi rifare: “Punto su Torino. Voglio tornare a giocare le Nitto ATP Finals. So che ce la posso fare, ma sarà decisivo non saltare match e tornei importanti come sono stato invece costretto a fare quest’anno”.
Il 2022 è stato per Sinner anche un crocevia perché da un certo punto della stagione è cambiato tutto. Ai primi di febbraio infatti è terminata la sua collaborazione tecnica con Riccardo Piatti, lo storico coach che l’ha seguito fin da ragazzino.
Ha ricominciato con Simone Vagnozzi che l’ha aiutato a mantenere condizione e convinzione. Più avanti è arrivato anche Darren Cahill, l’ex professionista australiano che come coach fino ad oggi ha fatto benissimo e lo ha convinto a potenziare ora la sua preparazione invernale.
Il primo bilancio è positivo: “Con Simone sta andando molto bene. Lavoriamo molto dal punto di vista fisico e ora inizierà la fase per noi più importante, la preparazione invernale. Sono convinto che il mio fisico sarà più forte e anche dal punto di vista tecnico, avremo l’occasione di mettere a punto le novità su cui abbiamo lavorato quest’anno”.
Primo esame dal 2 gennaio quando Jannik sarà in campo nell’ATP 250 di Adelaide, città natale di Cahill. E poi gli Australian Open in programma a Melbourne dal 16 gennaio. Per l’Italia sicuramente cinque giocatori nel tabellone principale. Jannik Sinner numero 15, Matteo Berrettini, numero 16 e Lorenzo Musetti numero 23 saranno teste di serie. Con loro anche Lorenzo Sonego (numero 45) e Fabio Fognini (numero 55).
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