Tra i possibili sacrificati cui l’Inter dovrò far fronte in vista di un futuro ancora contraddistinto dalla gestione Zhang, il nome giusto, l’unico nome accettabile sia quello di Denzel Dumfries. Non per disistima nei confronti dell’olandese, ci mancherebbe, quanto piuttosto per realismo rispetto alla possibilità di trovare un sostituto all’altezza a fronte di un grande incasso. Del resto è indubitabile che per quanto si possa apprezzare l’esterno arrivato dal Feyenoord, il valore di chi lo ha preceduto ovvero Hakimi fosse decisamente superiore dal punto di vista tecnico. Ciò che ha fatto la differenza è l’adattabilità alle dinamiche di gioco di squadra che ne hanno esaltato il rendimento sino a raggiungere numeri paragonabili se non addirittura migliori rispetto a quelli del marocchino nell’anno dello Scudetto con Conte.
Ne consegue che rispetto agli altri “top player” indiziati per un possibile sacrificio, proprio Dumfries possa rappresentare il tipo di calciatore meno complicato da reperire sul mercato. Se a ciò si aggiunge che gli estimatori ed i corteggiatori dell’olandese, Chelsea in primis, si palesano nella schiera dei club più danarosi del continente… ecco che la scelta sembra quasi obbligata. Dai 60 milioni in su, in estate, l’Inter sarà più che felice di sedersi al tavolo delle trattative.