Il conto alla rovescia sta per finire. Nel giorno di Santo Stefano, la holding Exor, cassaforte della famiglia Agnelli che detiene il 63,85 delle azioni Juve e il 77,8% del diritto di voto, comunicherà la lista dei nuovi membri del consiglio di amministrazione, chiamato a insediarsi il 18 gennaio, quando eleggerà Gianluca Ferrero nuovo presidente del club. Avvocati, tributaristi, fiscalisti, revisori dei conti, tutti professionisti eccellenti, tutti fedelissimi di John Elkann: sarà questa la squadra dirigenziale da lui voluta dopo il terremoto del 28 novembre scorso che ha spazzato via il gruppo dirigente capeggiato da Andrea Agnelli, per il quale è stato chiesto il rinvio a giudizio assieme ad altri undici indagati e alla Juventus quale persona giuridica. In attesa della decisione del giudice dell'udienza preliminare, prevista in febbraio, molto si è parlato in queste settimane del possibile ritorno ai vertici di Alessandro Del Piero, icona assoluta della Juve. Nei primi, burrascosi giorni della tempesta Prisma, egli aveva rilasciato dichiarazioni molto bianconere. Alex dixit: "Come tutti i tifosi, seguo questa vicenda con grande attenzione e trasporto. Anche per il mio lavoro e per il mio ruolo pubblico, in situazioni come queste inevitabilmente mi vengono chiesti commenti e, altrettanto inevitabilmente, si scrive e si dice tanto. Questo ,però è un momento delicato per il club: adesso l'unica cosa che conta e che può fare chi ama la Juve è mettere nelle migliori condizioni di lavorare le persone alle quali iil club è stato affidato, per guidarlo in questa fase così complessa. È un compito di grande responsabilità che merita tutto il nostro supporto. È il momento di essere ancora più juventini".
L'ipotesi di un clamoroso rientro in società del Capitano è tanto intrigante quanto suggestiva, dieci anni e sette mesi dopo il suo struggente addio allo Stadium. Via Agnelli; via Nedved; via Arrivabene, che gestisce la transizione sino al 18 gennaio; Allegri unico referente tecnico: mai come in questo momento, in società ci sarebbe bisogno di un punto di riferimento assoluto qual è il fuoriclasse di San Vendemiano. Epperò, a una condizione: che l'eventuale, futuro suo ruolo sia al massimo livello, operativo e decisionale: per intenderci, con i poteri e gli strumenti per diventare il nuovo Boniperti. Del Piero presidente? Sì, però, con rispetto parlando, soprammobile no.
Quando l'emergenza giudiziaria e di bilancio sarà stata superata, nessuno meglio di Alex potrà diventare il simbolo della nuova Juve. Elkann, che vede lungo, lo sa.
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