Calcio italiano addio, la decisione è ufficiale: a gennaio saluta tutti

Calcio italiano addio, la decisione è ufficiale: a gennaio saluta tutti. Non ci sono margini per un ripensamento, comincia una nuova era

Il 2022 per la Nazionale è da archiviare in fretta perché da marzo a oggi, complice il mancato viaggio ai Mondiali in Qatar, l’unica nota positiva è la qualificazione alla Nations League. Ma l’anno che verrà sta per aprirsi con un addio epocale al calcio italiano e con una nuova era.

Calcio italiano addio
Calcio italiano addio, la decisione è ufficiale (Sportitalia.it)

Dopo 20 anni infatti sta per finire l’avventura di Puma come sponsor tecnico dell’Italia a tutti i livelli, compreso il calcio femminile, quello giovanile e il Calcio a 5. Al suo posto, un altro fornitore tedesco, perché comincia il rapporto con Adidas.

La Federcalcio ha voluto ringraziare la società di abbigliamento sportivo con la campagna di comunicazione ‘20 anni sul nostro petto’. Invece Puma ha messo insieme sul web due dei giocatori più iconici della Nazionale italiana: Gigi Buffon, che detiene il record di presenze con 176 partite, campione del mondo nel 2006 e vicecampione d’Europa nel 2012 e Giorgio Chiellini (117 presenze e campione d’Europa nel 2021).

Tra le maglie protagoniste del video, il primo kit di Puma nel 2002, lo stesso con cui Chiellini ha debuttato, e l’ultima maglia prodotta. Ma anche quella ‘Rinascimento’ in verde e le due vincenti di Buffon (quella oro del 2006) e Chiellini nel 2021).

Maglia Puma Italia
L’ultima maglia Puma dell’Italia (Sportitalia.it)

Calcio italiano addio, la decisione è ufficiale: un passaggio tutto in salsa tedesca

Dal 1° gennaio invece sarà tutto nuovo a cominciare dallo stemma sulle maglie. Come ha anticipato il sito specializzato Footy Headlines, ci sarà una predominanza del colore bianco rispetto alla versione precedente che invece era in azzurro. La forma dovrebbe essere leggermente diversa come i caratteri della scritta Italia al centro. E poi le quattro stelle saranno in blu.

Tutte le Nazionali Azzurre, cioé maschile, femminile, giovanili, futsal, ma anche beach soccer ed e-sports indosseranno prodotti Adidas. Così il presidente Gabriele Gravina aveva commentato l’accordo: “L’annuncio della partnership con adidas è motivo di orgoglio per la Figc. Questa collaborazione rappresenta una tappa fondamentale nel percorso di crescita del nostro appeal commerciale e rafforza il processo di sviluppo del nostro brand sia in Italia che all’estero”.

Ma quali sono le basi dell’accordo? Ufficialmente non ci sono cifre comunicate in pubblico, ma la stima è che possa rendere almeno 15 milioni di euro in più a stagione rispetto al precedente accordo con Puma che era pari a 20 milioni di euro. Una cifra importante ma comunque inferiore ai 50 milioni di euro che Adidas versa alla Germania mentre sono 40 quelli della Spagna.

Adidas rugby Italia
Adidas con la Nazionale di rugby nel 2014 (Sportitalia.it)

Per ora ci sono soltanto indiscrezioni invece sul modello. Alcuni lo vorrebbero simile a quello della Nazionale azzurra di rugby che aveva vestito Adidas nel 2014 anche nel Sei Nazioni. Ma il nuovo kit sarà presentato ufficialmente solo a gennaio.

Calcio italiano addio e intanto c’è chi fa festa: in Argentina è record di vendite per le magliette

Intanto però Adidas festeggia perché grazie all’Argentina da domenica scorsa è sul tetto del mondo. Come spiega il quotidiano argentino ‘Clarin’, l’azienda ha conteggiato un incremento di vendite pari al 55%, un risultato che imprevisto alla vigilia del Qaytar. E ora la fabbrica fa anche fatica a consegnare il materiale ai tifosi, tale è la richiesta

Adidas è comunque pronta a lanciare una nuova edizione della maglia argentina, quella con la terza stella che equivale ai Mondiali vinti. Sarà venduta a partire da lunedì 26 dicembre e riporterà al centro lo stemma dei Campioni del Mondo, insieme a quello della FIFA dorato e la scritta “Champions 2022”.

Argentina campione Adidas
Argentina campione del mondo con Adidas (Sportitalia.it)

Un binomio che va avanti dal 1974 con la casa tedesca sempre presente sulle maglie dell’Albiceleste tranne che nel Mondiale vinto nel 1986. Allora Maradona e compagni vestivano la francese Le Coq Sportif.

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