Caro Angel Di Maria, per gli amici El Fideo, ai Mondiali sei stato bravissimo. Non soltanto perché sei salito sul gradino più alto del Mondo, non soltanto perché hai scortato il tuo idolo Messi alla realizzazione del sogno, ma anche e soprattutto perché hai dimostrato di essere un amuleto. La logica conseguenza della tua enorme classe: ogni volta che il gioco si fa duro, ogni volta che arriva l’Evento della vita calcistica, tu ci metti sempre lo zampino, segni gol pesantissimi e dimostri di essere un fenomeno vero. Adesso è giusto, caro Fideo, che vada a dormire tutte le notti con la Coppa sotto il cuscino, che ti dia alla pazza gioia, certi momenti non sono per i comuni mortali, bisogna avere una classe superiore alla media. E tu ne hai in quantità industriale, non avevamo il minimo dubbio. Quindi, ti puoi tranquillamente scatenare, spendi i tuoi giorni di ferie, senza limiti e con la pura esaltazione di chi ha centrato un grande obiettivo. Ma se possiamo permetterci, caro Fideo, quando tornerai a Torino più carico che mai e avrai lasciato alle spalle qualche asado e un mare di brindisi all’ultima goccia, concentrati sulla Juve e dimostra di esserci al cento per cento. Semplicemente perché, non dimenticarlo Angel, la Juve ha bisogno di te. E forse hai qualcosa da farti perdonare, nulla di sconvolgente ma se vuoi facciamo un riepilogo delle puntate precedenti. Erano i primi giorni d’estate quando il tuo attuale club ti aveva mandato messaggi d’amore, avrebbe chiuso la trattativa in dieci minuti, ma tu avevi dubbi. Non soltanto per la durata del contratto, avresti messo la firma per una stagione, ma anche perché – non puoi negarlo – speravi nell’irruzione di Xavi per una bella esperienza sulle Ramblas. Poi il Barcellona ha fatto altre scelte e tu hai deciso di andare dalla Signora, ma sono trascorse settimane e settimane. Hai fatto attendere una bella donna, lei si era innamorata di te, se non lo fosse stata si sarebbe stancata e non ti avrebbe aspettato per così tanto tempo. Ma tant’è, ormai la Juve aveva deciso di andare fino in fondo, non era una semplice cotta di metà giugno o metà luglio e tu te la sei tirata un po’ troppo. Hai avuto la possibilità di ricambiare, eppure non sei mai andato in fase di decollo come la tua enorme classe avrebbe imposto. Tra problemi fisici, dolorini e doloretti, una gomitata non dovuta (a Monza) con relativa espulsione, ti hanno messo l’etichetta di “acquisto sbagliato per scarsa applicazione”. Nessuno che discutesse le tue qualità, ci mancherebbe, ma da metà ottobre in poi – con il Mondiale alle porte – la tua testa era soltanto lì. Hai partecipato, hai vinto, sei in luna di miele con Messi, presto tornerai. Ricordati che la Juve ti aspetta per giustificare quell’operazione: non tradirla ancora, ha bisogno di te. Poi tra qualche mese potrai decidere cosa fare, magari tornare in Argentina e firmare per il tuo amatissimo Rosario Centrale. Ciao, Fideo: sei stato una grande operazione di mercato, sulla carta. Dimostralo, con i fatti. E complimenti.