Ferrari, scatta l’allarme all’improvviso: “Non è adatta a me”. Le parole preoccupano i tifosi. La prossima sarà una stagione chiave per Maranello.
E’ stato nel complesso un 2022 accettabile per la Ferrari. Il team di Maranello è riuscito a compiere un primo passo verso una ritrovata competitività ai massimi livelli dopo un paio di stagioni davvero da dimenticare. Quattro gran premi vinti e dodici pole position realizzate rappresentano un importante punto di partenza per la scuderia modenese il cui obiettivo è competere quanto prima per il titolo mondiale che a Maranello manca da ben quindici anni.
Una delle questioni ancora aperte che spetterà al nuovo team principal, il manager francese Frederic Vasseur, risolvere una volta per tutte, riguarda le gerarchie prestabilite all’interno del team. In realtà, sotto la gestione di Mattia Binotto, non c’è mai stata almeno ufficialmente una gerarchia ben precisa. Nei fatti però fin dalle prime gare del mondiale appena trascorso si è capito come Carlos Sainz fosse sempre un passo indietro rispetto a Charles Leclerc.
Lo spagnolo ha commesso alcuni errori marchiani, tra cui la gara di Melbourne e le qualifiche di Imola, e ha subito perso contatto dal compagno di squadra. Poi, complici alcuni errori del muretto e problemi di affidabilità, Sainz si è lentamente avvicinato al monegasco. Tuttavia è sempre stato chiaro ai più che Leclerc – a meno di problemi – sarebbe stato costantemente davanti allo spagnolo.
Ferrari, l’allarme di Sainz: “La F1-75 non è adatta alle mie caratteristiche”
E’ poi accaduto che i continui e graduali progressi compiuti da Sainz nel corso della stagione e il calo piuttosto repentino delle prestazioni di Leclerc abbiano fatto credere a molti che la F1-75 si fosse evoluta seguendo dettami e indicazioni fornite dall’ex pilota della McLaren. In realtà, stando ad alcune dichiarazioni rilasciate dallo stesso pilota spagnolo, non è andata proprio in questo modo.
“Nulla di più sbagliato“, ha risposto Sainz quasi seccato alla domanda postagli da Motorsport-Total. “La macchina non si è evoluta verso il mio stile di guida, come ho letto da qualche parte, è un’impostazione totalmente sbagliata. La vettura mi ha dato le stesse sensazioni che mi dava all’inizio della stagione. Siamo stati solo meno veloci rispetto alle Red Bull e alle Mercedes“.
Dunque, in base a quanto dichiarato da Sainz, la Ferrari non è mai stata adatta alle sue caratteristiche. “Adesso però voglio lasciarmi alle spalle la scorsa stagione e iniziare la prossima in modo completamente diverso, sulla scia di come ho finito il 2022. Sono un pilota migliore, con molte più conoscenze su questa generazione di auto, questo dovrebbe rendermi più forte per il 2023”.
Ferrari, i tifosi sognano in grande
E’ questa la speranza di tutti i tifosi della Ferrari che non vedono l’ora di rivedere una Rossa fregiarsi del titolo di campione del mondo di Formula 1. Se poi sarà Leclerc o Sainz a centrare l’obiettivo, poco importa. Quello che conta è che la scuderia di Maranello torni a recitare un ruolo da protagonista. dopo tanti anni di attesa vana.
L’ultimo pilota del Cavallino Rampante capace di salire in cima al mondo è stato Kimi Raikkonen, nell’anno di grazia 2007. Allora il presidente della Ferrari era Luca Cordero di Montezemolo, di fatto un’epoca fa. E’ arrivato il momento di tornare a vincere.