Berrettini, sì alla Coppa Davis? L’annuncio alimenta i dubbi, tifosi in ansia. Per la sfida contro gli USA, azzurri senza Jannik Sinner
Mancano solo una manciata di giorni alla sfida contro gli Stati Uniti valida per i quarti di finale della Coppa Davis. Da martedì 22 novembre infatti la città di Malaga ospiterà la fase finale della competizione di tennis a squadre più prestigiosa, un appuntamento chiave a cui la Nazionale italiana rischia di presentarsi in formazione a dir poco rimaneggiata.
Il commissario tecnico e capitano azzurro, Filippo Volandri, deve infatti rinunciare a Jannik Sinner che non più tardi di qualche giorno fa ha annunciato il suo forfait. Una batosta per l’Italia che contava parecchio sul talento altoatesino per battere la nazionale nordamericana.
E come se non bastasse il ko del giovane altoatesino, anche Matteo Berrettini versa in condizioni fisiche a dir poco precarie. Volandri intanto, ai microfoni di SuperTennisTV, ha espresso tutto il suo rammarico per l’indisponibilità di Sinner.
“Purtroppo Jannik ha avuto un problema all’indice della mano destra, uno stiramento del tendine. E’ una brutta notizia, poco ma sicuro. Però nella coesione del gruppo, gli altri devono provare a far sì che la sua mancanza si senta di meno”.
Berrettini in Coppa Davis? Le speranze aumentano
A questo punto sarebbe di vitale importanza un ritorno alla forma migliore di Matteo Berrettini, anche lui alle prese con un problema fisico. Le dichiarazioni di Volandri in merito al recupero del tennista romano non sciolgono tutti i dubbi, anzi.
“Matteo Berrettini sta meglio, sta facendo di tutto per esserci, lo aspetteremo fino all’ultimo. Nessun problema invece per gli altri ragazzi: Lorenzo Sonego si sta riprendendo molto bene, Fabio Fognini si sta allenando a Brindisi, Simone Bolelli a Montecarlo, anche Lorenzo Musetti si sta preparando nel migliore dei modi”.
L’Italia dovrà vedersela subito con gli Stati Uniti, un avversario da prendere con le molle a maggior ragione in virtù degli infortuni dei nostri due migliori talenti.
“Hanno forse una delle squadre più forti rimaste fra le otto ancora in corsa in Davis, ma dobbiamo guardare a noi stessi, al percorso appena iniziato, a mettere un mattoncino sopra l’altro per costruire qualcosa di grande”.