Giro d’Italia, un big è ancora senza contratto: situazione imbarazzante. La crisi profonda del movimento è confermata dagli ultimi numeri
Novembre per il mondo del ciclismo è mese di relativa calma. Gli atleti staccano per riprendersi dopo una stagione lunghissima e le squadre pianificano il lavoro per quella successiva. Ma il ciclomercato resta aperto e gli ultimi dati certificano la crisi del movimento italiano.
Nessuna squadra nel World Tour, se non per la presenza di due sponsor come Segafredo con la Trek e Vini Fantini con Israel, più le molte forniture di bici, da Pinarello a Colnago passando per De Rosa. Ma soprattutto continuano a sparire squadre, come la Drone Hopper-Androni di Gianni Savio che probabilmente farà la Continental con un nuovo nome.
Se è vero che al suo posto debutterà il Team Corratec, i posti per i ciclisti italiani sono sempre meno e quindi non stupisce che al momento quasi una trentina di loro risulti disoccupata. E ci sono anche nomi importanti per ora a piedi.
Giro d’Italia, un big è ancora senza contratto: ciclismo italiano sempre più in crisi
Il nome più importante tra i disoccupati è certamente quello di Domenico Pozzovivo che il 30 novembre prossimo compirà 40 anni. Ha corso l’ultima stagione, cominciando settimane dopo gli altri, con la maglia della Inetrmarché-Wanty Gobert nel World Tour ma ora il suo contratto è scaduto. E al momento non ci sono proposte di rinnovo, oppure da parte di altri team.
Stesso discorso per Davide Formolo che però di anni ne ha solo 30. Lo scalatore veneto, spesso spalla preziosa per i suoi capitani nei grandi Giri, è arrivato a scadenza con la UAE Team Emirates dopo 3 anni e aspetta una chiamata importante, per ora non arrivata.
Al momento attuale ci sono anche altri grandi protagonisti del nostro ciclismo. Come i veterani Enrico Battaglin e Sacha Modolo, entrambi vincitori di tappe al Giro e lasciati a piedi dalla Bardiani CSF Faizanè. O ancora Davide Villella con la Cofidis, Oliviero Troia con la UAE Emirates e Niccolò Bonifazio con la TotalEnergies.
Giro d’Italia, un big è ancora senza contratto: Sonny Coilbrelli costretto a smettere ha già un nuovo lavoro
Decisamente diverso il discorso per Sonny Colbrelli che suo malgrado è stato costretto a smettere con la bici dopo l’impianto del defibrillatore sottocutaneo la scorsa primavera. Una grave problema cardiaco che l’ha fermato e ora gli ha consigliato di staccare
Aveva ancora due anni di contratto con la Bahrain-Victorious e la squadra ha deciso di onorarlo comunque proponendogli un altro ruolo come ha spiegato Milan Erzen, general manager del team, a ‘La Gazzetta dello Sport’: “Sonny è con noi dal primo anno e resterà con noi almeno fino al 2024 perché siamo sicuri che possa ancora dare tanto”.
Farà da ambasciatore e promoter della squadra, da tramite con gli sponsor. Ma soprattutto sarà un suggeritore prezioso per gli ex colleghi in occasione della Classiche, in attesa di diventare direttore sportivo. “Ha tanto da insegnare e da trasmettere” e sarà così già a partire da gennaio 2023.