L’attacco del noto allenatore contro Qatar 2022 è davvero durissimo: “Non avete fatto abbastanza contro il Mondiale”.
Alla lunghissima fila di polemiche che stanno anticipando il Campionato del Mondo ormai alle porte si aggiunge anche quella di un notissimo allenatore: le sue parole sono un’accusa pesantissima verso tanti.
A sollevare ogni questione sono stati i tanti, troppi morti nei cantieri per la costruzione degli stadi ospitanti l’attesissima competizione. La scelta di assegnare al Qatar il Campionato del Mondo aveva suscitato tante perplessità ma la speranza che, grazie all’esposizione mediatica che questa competizione garantisce, l’emirato potesse compiere dei sostanziali passi avanti, soprattutto sul piano dei diritti umani, aveva spinto molti a dare il classico beneficio del dubbio.
Le ultime vicende attorno al Mondiale, condite dalle aberranti parole del’ambasciatore qatariota in Germania sul tema omosessualità, hanno però tolto qualsiasi dubbio aumentando a dismisura le critiche per la FIFA, accusata di badare solo ai soldi e non a temi che invece dovrebbero essere al primo posto, quali la solidarietà ed il rispetto. Su questo tema si sono espressi tante personalità di rilievo del mondo del calcio, tra queste una su tutte ha fatto davvero tanto rumore.
L’accusa dell’allenatore non fa prigionieri, le colpe sono di tutti
A far scalpore nelle ultime ore sono sta le parole dell’ambasciatore del Qatar in Germania Khalid Salman. Parlando ad un giornale tedesco del Mondiale alle porte e delle polemiche nate attorno alla politica del suo paese soprattutto sul tema comunità LGBTQIA+, il politico ha usato parole davvero incredibili definendo un danno psicologico l’omosessualità.
Su queste dichiarazioni sono intervenuti in tanti, da giocatori a dirigenti passando per tecnici e giornalisti, tutti concordi nel condannare le parole di Salman. Queste critiche però, accompagnate da richieste per i capitani delle squadre di indossare simboli a favore di chi, in Qatar, non gode delle libertà minime, hanno fatto arrabbiare un allenatore in particolare: Jurgen Klopp.
Proprio questo tema è stato oggetto di ulteriori polemiche in questi giorni, dando così ulteriore forza e pesantezza alle parole pronunciate da Jurgen Klopp.
Simboli pro-LGBT in Qatar: la scelta è chiara
A bloccare l’iniziativa della Nazionale nord europea è stata direttamente la FIFA, la quale, facendo riferimento al regolamento che vieta l’esposizione di messaggi politici o religiosi sulle maglie, ha posto un voto all’iniziativa andando ulteriormente a scatenare nuove polemiche. Il Mondiale si avvicina ma la sensazione che le polemiche possano solamente aumentare è ormai sempre più forte.