Rafa Nadal, decisione clamorosa in arrivo e parole pesanti: “Non lotto più”. Lo spagnolo è a Torino per le Nitto ATP Finals, futuro a rischio
Lo sport è fatto anche di numeri e il tennis non fa eccezione. Rafa Nadal è stato certamente (ed è ancora) uno dei più grandi di sempre, ha il record di vittorie nei tornei dello Slam con 22 accanto a molti altri primati. Ma non ha mai vinto le ATP Finals, che cominceranno domenica 13 novembre a Torino.
Un successo che non è un’ossessione, come ha confessato in una lunga intervista al quotidiano ‘La Stampa’. Lo scorso anno, complice l’infortunio al piede che lo ha messo ko nella seconda parte di stagione, a Torino non era nemmeno venuto. Questa volta invece c’è e vuole dare battaglia, ma come ammette lui ormai sta ragionando giorno dopo giorno e partita dopo partita.
Se però dovesse vincere al PalaAlpitour, complice l’assenza di Carlos Alcaraz per infortunio, potrebbe chiudere il 2022 di nuovo come numero 1 al mlondo. Uno stimolo in più? La risposta gela i tifosi: “Voglio essere chiaro: non lotto più per il numero 1. L’ho fatto nel passato, sono riuscito ad arrivarci alcune volte e ne sono molto, molto orgoglioso. In questo periodo della mia carriera non punto però al numero 1, piuttosto a restare competitivo ad alto livello”.
La prima parte del 2022 è stata clamorosa, con il ritorno alla vittoria negli Australian Open e il nuovo record scritto al Roland Garros. Dall’estate in poi ha fatto più fatica ma senza arrendersi mai e per questo il maiorchino è comunque soddisfatto.
In sede di bilancio e previsioni, cosa si aspetta dal 2023? Semplicemente continuare a giocare a tennis anche perché non ha idea di quanto possa durare ancora la sua carriera e non ha la palla di vetro per predire il futuro. Ma sa che quando prende una racchetta in mano si sente completo e questo gli basta. Quindi fino a che la fatica e il dolore non lo fermeranno, lo rivedremo ancora.
In realtà però sta già pensando alla seconda parte della sua vita, quella non più come atleta e si vede ancora nel mondo dello sport. Continuerà a mandare avanti la sua accademia di tennis e non nega la possibilità di fare il coach anche se aspetta di capire quali saranno le sue motivazioni. C’è però chi lo vede come futuro presidente del Real Madrid. “Sono un grande appassionato di calcio, ma non so se possiedo le capacità per fare il presidente, o se avrò l’opportunità o la voglia di provarci”.
A Torino oltre ad Alcaraz mancheranno pure gli italiani, in particolare Jannik Sinner. Cosa pensa Rafa Nadal della loro rivalità, lui che ne ha vissute due clamorose con Federer e Djokovic? “Sono due grandi tennisti, ma è presto per paragonarli a me e Federer. Le premesse sono buone, devono vincere ancora tanto. E non è giusto mettere loro pressione già da adesso”.
Intanto però c’è uno spagnolo di 19 anni che è pronto a raccogliere il suo testimone e lui conferma di essere disposto a dargli consigli, se glie li chiederà. Ma in fondo ha già un ottimo staff al suo fianco.
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