Nel Milan che prosegue il suo processo di ristrutturazione dopo il passaggio da Elliott a RedBird spicca un terremoto societario importante
La prima domanda è chi ci sarà al suo posto. Perché la domanda che tutti si facevano fino a poche ore fa, quando, ha una risposta.
Ivan Gazidis lascia la poltrona di amministratore delegato del Milan dal 5 dicembre. Sarà quello l’ultimo giorno del suo mandato iniziato esattamente quattro anni fa, era il dicembre 2018, e proseguito fino alla straordinaria vittoria dello scudetto 2021/22 attraverso non poche problematiche, societarie e personali. Gazidis ha raggiunto un accordo con la proprietà del club che sta vivendo un momento di transizione tra la proprietà del Fondo Elliott e quella del Fondo RedBird di Gerry Cardinale che a poco a poco dovrebbe cominciare a insediare i suoi uomini all’interno della società.
Il tutto a poche ore dal pareggio esterno contro la Cremonese che ha rallentato la marcia della squadra verso il vertice della classifica occupato dal lanciatissimo Napoli.
Milan, Gazidis lascia
In realtà che Ivan Gazidis non sarebbe rimasto al suo posto era chiaro già da alcuni mesi. Non tanto perché intorno al manager non ci sia la fiducia dei nuovi proprietari. E nemmeno perché nel corso degli ultimi mesi alcuni contrasti con parte dello staff tecnico non siano mancati. In passato si è parlato di rapporti non sempre sereni tra Gazidis da una parte, Maldini e Massara dall’altra che proprio l’amministratore delegato aveva fortemente voluto e difeso a inizio mandato Ma le problematiche di Ivan Gazidis erano state soprattutto di carattere personale e umano.
Grande sconcerto e preoccupazione aveva destato alcuni mesi fa la notizia che Gazidis si sarebbe dovuto sottoporre a una serie di delicate terapie per un carcinoma alla gola. Fu lo stesso amministratore delegato del Milan a ufficializzarlo con una nota scritta.
Ultimo mese da dirigente
Oggi per Gazidis arriva il momento dell’addio. Il manager ha confermato la notizia con poche righe sempre attraverso un comunicato pubblicato sul sito ufficiale del club.
“Lascerò il Milan dopo quattro anni, meravigliosi e sfidanti. Devo moltissimo a questo Club, alla sua gente, ai suoi tifosi e a questa città, che sono convinto mi abbiano letteralmente salvato la vita” ha dichiarato scritto il manager facendo riferimento alla sua delicata vicenda personale.
Gazidis ha portato al Milan la sua grande esperienza vissuta all’Arsenal, un club che ha contribuito a risanare e rilanciare sotto la proprietà americana di Koetke. Il club arrivava da anni complicati che erano seguiti alla lunga presidenza di Berlusconi. Un Milan da risanare e rifondare. Un uomo capace di imporre una dialettica spesso anche molto rigida nei confronti del suo staff. Ma le cui capacità hanno portato a risultati concreti.
La difesa di Stefano Pioli
Gazidis – stando a chi ha seguito da vicino il suo percorso all’interno del Milan – è stato anche capace di cambiare idea. Era lui il dirigente che avrebbe voluto a tutti i costi Rangnick quando il club, dopo il fallimento del progetto affidato a Marco Giampaolo, affidò a Stefano Pioli il ruolo di traghettatore in un periodo di transizione. Come sono andate le cose poi è sotto gli occhi di tutti. Il club ha vinto, si è ringiovanito e ha creato un valore importante a cominciare da alcuni giovani che sono diventati un asset della società.
Gazidis fin dall’inizio ha voluto un profondo ringiovanimento del club, anche nei quadri dirigenziali. Una società più snella e moderna con un occhio più attento alle Academy e alle proprie strutture giovanili.
“Grazie ai tifosi”
Gazidis nel suo messaggio di commiato prima di questo ultimo mese di lavoro nel corso del quale passerà le sue consegne ai prossimi dirigenti, ha voluto ringraziare anche i tifosi.
Queste le parole dell’amministratore delegato in uscita: “Vorrei mandare un ringraziamento speciale ai nostri fan. I nostri tifosi hanno sostenuto il club (e me stesso) attraverso momenti difficili, grazie alla loro costanza e alla loro forza. Conserverò per sempre nel cuore come mi hanno sorretto durante la mia malattia. Si meritano molto”.
A Gazidis sono arrivati molti messaggi social dalla base del club, i suoi tifosi. Ma anche dal presidente, Paolo Scaroni: “Lo ringraziamo di cuore la sua passione e dedizione, ma soprattutto per il significativo contributo che ha dato al nostro club, rappresentando e diffondendo i valori fondamentali che ci contraddistinguono”.
Milan, chi al posto di Gazisi
A questo punto diventa interessante capire chi potrebbe essere nominato al posto di Gazidis. Le scelte del Milan sono due. Proseguire all’insegna della continuità. E in questo caso il nome più citato è quello di Giorgio Furlani, già inserito nel consiglio di amministrazione del club, uomo di fiducia di Gazidis e inserito nella quota del Fondo Elliott. Se invece RedBird volesse entrare con maggiore decisione nella guida amministrativa della società, i due nomi sono quelli di Mark Dowley e Tania Moreno. Dirigenti americani che ai tifosi italiani diranno poco. Sono due dirigenti sportivi di grande esperienza. In particolare la Moreno, consulente della RedBird su diverse attività sportive del fondo in particolare in NHL con gli Arizona Coyotes ma anche nella quota di partecipazione che Cardinale ha nella Fenway, la società che gestisce Boston Red Sox e Liverpool.