Finisce in parità la sfida tra Sassuolo e Roma di Reggio Emilia, con due gol in pochi minuti nel finale della partita
Tante occasioni, soprattutto sprecate. E la Roma si deve accontentare di un solo punto sul campo di un buon Sassuolo.
Botta e risposta, il vantaggio di Abraham il pareggio di Pinamonti, due giocatori ultimamente piuttosto criticati per la loro inconsistenza in zona gol. Ma le reti non bastano per decretare una vittoria: che sostanzialmente sarebbe meno giusta del pareggio.
La Roma arriva al match di Reggio Emilia contro il Sassuolo con tanti problemi di formazione, Pellegrini – che si è infortunato nel derby tornerà solo con l’anno nuovo – si aggiunge a una lista già lunga che conta da tempo anche Dybala, Spinazzola e Wijnaldum… Che non ha ancora esordito da quanto è arrivato in giallorosso. La sconfitta subita in quello che è stato un derby molto opaco ha lasciato anche un segno emotivo nella Roma. Sassuolo ancora senza Berardi e Defrel.
Mourinho decide di puntare su un attacco inedito con Shomurodov, Zaniolo e Volpato. Qualità, estro, ma anche un certo nervosismo che si traduce nelle solite difficoltà di realizzazione della squadra che produce a tratti anche ottime azioni. Ma non concretizza. Il Sassuolo, tenendo i ritmi sempre molto alti e aggressivi riesce spesso a trascinare azioni pericolose verso la porta avversaria in particolare con Laurienté e con Frattesi.
Meglio i padroni di casa in avvio. Con D’Andrea estremamente efficace fin dal primo minuto: proprio sua la prima conclusione che si spegne sul fondo non molto lontana dal palo alla sinistra di Rui Patricio, bravissimo poi ad alzare oltre la traversa con una deviazione millimetrica una gran conclusione dal limite di Frattesi.
Roma che fatica a tenere alta la squadra e si affida soprattutto alle iniziative personali di Zaniolo che si fa ammonire per una protesta plateale dopo un contatto nella tre quarti avversaria. Due occasioni per Shomurodov, per due volte al tiro ma senza mai trovare il bersaglio.
Splendida l’opportunità che Zaniolo gli spalanca davanti alla porta: ma l’uzbeko conclude direttamente su Consigli. Più difficile la seconda occasione, sempre su appoggio di Zaniolo: una girata a terra radente e centrale, non insidiosa. In un botta e risposta piacevole, il primo tempo si chiude con una conclusione davvero molto bella di Laurentié bravo a liberarsi e a concludere. Palla sul fondo.
Quando la partita sembra destinata a chiudersi in perfetta parità, in cinque minuti succede letteralmente di tutto. Prima Traoré fallisce davanti alla porta di Rui Patricio un clamoroso contropiede, con il portiere portoghese che respinge con il ginocchio provvidenzialmente una conclusione ravvicinata.
Quindi Abraham trova il gol scacciacrisi che viene festeggiato come un regalo di Natale: gran colpo di testa su cross dalla destra di Mancini. Davvero bello.
Ma la Roma anziché addormentare la partita e gestire, concede spazio al micidiale affondo sulla sinistra di Laurentié sul quale Pinamonti, con grande tempismo, irrompe per il gol di un pareggio sostanzialmente giusto. Roma con tante assenze, ma anche tante inconsistenze. Il pareggio non risolve quasi nessuno dei problemi della squadra di Mourinho.
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