A pochi giorni dall’inizio del campionato mondiale di calcio in Qatar infuriano le polemiche sul rassegna, coinvolto anche Michel Platini
Mentre a poco a poco si profilano le squadre e le convocazioni dei protagonisti dell’imminente Mondiale di calcio in Qatar, infuriano le polemiche.
Gli ultimi giorni sono stati difficilissimi anche per la FIFA costretta, suo malgrado, a rispondere a tutta una serie di questioni riguardanti il rispetto dei diritti umani e civili nel paese che ospiterà la prossima edizione del Mondiale di calcio.
Nulla di nuovo. Nulla che non ci si aspettasse da tempo considerando il clima all’interno di un paese che, per quanto ricchissimo, non brilla certo per libertà di diritti e tolleranza.
Tuttavia le ultime polemiche sono state generate da alcune dichiarazioni davvero clamorose rilasciate dall’ex presidente della FIFA Sepp Blatter.
Blatter, 86 anni, 17 dei quali trascorsi al vertice della più importante organizzazione sportiva mondiale, è tornato sulla questione delle assegnazioni del Mondiale 2022 in Qatar ammettendo, “che si sia trattata di una decisione sbagliata” ma scaricando tutta la responsabilità di quanto accaduto sulle spalle di Michel Platini.
Vale la pena ricordare quello che accadde nel 2010 in occasione di uno dei congressi mondiali della FIFA più controversi, discussi e litigiosi. All’epoca Blatter era padre- padrone della federazione internazionale di calcio, in carica da 16 anni con la prospettiva di un ulteriore mandato per il quale doveva essere rieletto.
Platini, presidente della UEFA, vent’anni più giovane, era il suo alleato. Il suo delfino. Secondo le inchieste giornalistiche dell’epoca tra i due c’era stato un vero e proprio accordo. Consentire un quinto e ultimo mandato a Blatter che poi avrebbe ceduto il suo posto a Platini, superando i dissensi delle altre federazioni internazionali.
Fu l’unico Congresso nella storia della FIFA ad assegnare due edizioni del Mondiale. Uno alla Russia, quello del 2018, e l’altro al Qatar. Il tutto nello stupore generale, considerando le altre candidature dell’epoca. Prima fra tutte quella degli USA.
Alcune inchieste fecero luce su casi di corruzione e compravendita di voti. I Mondiali erano serviti a Blatter per ottenere il quinto mandato tanto desiderato. Poi però scoppiò lo scandalo. Indagini, accuse di corruzione e appropriazione indebita, processi. E il calcio mondiale ne uscì a pezzi…
Da quel momento Blatter e Platini hanno litigato e sono diventati nemici giurati. Ognuno dei due accusa l’altro. L’8 luglio scorso, dopo sette anni di istruttoria, la prima parte del processo. Blatter e Platini vengono assolti dall’accusa di corruzione e frode. Ma la procura ha impugnato il ricorso e il processo andrà avanti per entrambi. Probabilmente con tempi biblici.
Nel frattempo i due hanno continuato ad attaccarsi a vicenda a più riprese in modo a tratti feroce. Platini, sospeso dalla Presidenza della UEFA e inibito da qualsiasi carica dirigenziale fino a pochi mesi fa, aveva accusato Blatter di “essere un despota irriconoscente, un politico pronto a tutto”.
Ieri, di fronte ai giornalisti, Blatter ha risposto a tono: “I Mondiali in Qatar sono stati un grave errore. E lo sapevano tutti. Si tratta di un paese troppo piccolo, senza storia calcistica che aveva enormi potenzialità economiche ma sul quale gravano mille perplessità di carattere sportivo, logistico e umano. I Mondiali erano già destinati agli Stati Uniti. Fu Platini a dirottare quattro voti della UEFA al Qatar sorprendendo tutti, me per primo”.
Blatter racconta un aneddoto sconcertante: “Quando gli chiesi spiegazioni, Platini mi rivelò di essere stato invitato all’Eliseo dall’allora Presidente francese Sarkozy, ospite del principe del Qatar che gli aveva chiesto di favorire la candidatura del suo paese al Mondiale. Gli dissi che una cosa del genere non si poteva fare. La sua risposta fu… ‘che cosa faresti tu se il tuo presidente ti chiedesse una cosa del genere?’ Gli risposi.. Nulla. Perché per fortuna la Svizzera non ha un presidente”.
La polemica tra i due va avanti da anni in attesa del prossimo processo. Blatter, dal canto suo, ha ammesso di essere ancora molto appassionato al calcio internazionale e che seguirà il prossimo Mondiale in tv. A casa sua, a Zurigo.
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