Allarme rosso Ferrari, scoperta la causa del flop: Leclerc trema. Il monegasco non vince dall’Austria, il digiuno è diventato preoccupante
Tre vittorie, altri podi e diverse pole position. Charles Leclerc arrivava da due stagioni buie, non per colpa sua, e probabilmente a marzo ci avrebbe messo la firma. Ma per come era andata la prima metà della stagione, la sua lotta con Max Verstappen avrebbe potuto durare di più e invece è flop.
Un paio di errori li ha commessi Charles, come quello a Le Castellet quando era in testa alla gara. Più volte però è stato tradito dalla sua F1 75, anche nelle ultime uscite, e così non sale sul gradino più alto del podio dal GP d’Austria mentre il suo rivale sta facendo man bassa.
La differenza in questo finale di stagione poteva farla la nuova power unit che la Ferrari ha montato a lui come a Carlos Sainz, anche per provare le componenti 2023. Ma l’ultimo Gran Premio in Messico invece ha mostrato problemi enormi, tanto nelle Qualifiche quanto la domenica.
Gli esperti del settore hanno analizzato attentamente le cause della débacle sulla pista messicana e il sito specializzato Formulapassion.it fornisce una spiegazione. Non è stato solo un problema di assetto, come ci hanno fatto credere in Ferrari, ma anche di motore. Perché era in una versione depotenziata per non accusare problemi con l’altura della capitale messicana, eppure non ha reso.
Un guaio al compressore che in termini tecnici si chiama ‘surge’ una vibrazione che produce anche il fischio di cui si era lamentato Leclerc fin dalle prove. In pratica entrando meno aria, il compressore della power unit lavora peggio che nelle condizioni normali e lo ha ammesso anche Mattia Binotto alla fine del weekend: “C’è una difficoltà della power unit per il nostro dimensionamento del turbo, che a quell’altitudine con quell’aria rarefatta ci ha penalizzato più degli avversari, almeno per il tipo di mappature che utilizzavamo e quant’altro”.
Il prossimo weekend la Formula 1 vivrà uno dei suoi appuntamenti classici, quello con il Gran Premio del Brasile ad Interlagos. Un fine settimana pieno perché sabato 12 novembre è in programma anche la terza e ultim,a Sprint stagionale che servirà comunque solo ad assegnare punti.
Cosa devono aspettarsi quindi i tifosi della Ferrari dalle prestazioni di Leclerc e Sainz? La pista brasiliana è decisamente sopra il livello del mare, anche se molto meno rispetto a quella di Città del Messico, e quindi i problemi di motori potrebbero ripresentarsi. Sulla monoposto dello spagnolo il motore 6 è stato montato a Monza, su quella di Leclerc invece è arrivato ad Austin e Binotto professa ottimismo.
Ma in vista del 2023 a Maranello doveranno ritrovare quelle prestaizoni di velocità che hanno caratterizzato la prima parte della stagione. Altrimenti tenere il, passo della Red Bull sarà un’impresa.
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