La Rima rimette in piedi una partita che nel primo tempo si era messa male, vittoria contro il Ludogorets che vale l’accesso alla seconda fase di Europa League
La Roma vince, pur soffrendo molto, segnando solo sur rigore e concedendo tutto il primo tempo alla squadra avversaria.
Decisivo l’ingresso di Zaniolo, devastante: due rigori procurati e terzo gol marcato in azione solitaria.
Dopo la disfatta della Lazio in Europa League, la sconfitta della squadra di Sarri a Rotterdam costringerà i biancocelesti a giocare in Conference League, i tifosi della Roma hanno voglia di festa. Stadio pieno, e nella settimana del derby ci sono tutte le condizioni per l’impresa storica. Con doppia valenza nei confronti della gradinata rivale di città. Ma serve una vittoria. Non ci sono alternative. Mourinho lascia Zaniolo, acciaccato, in panchina. E tiene la squadra larga con El Shaarawy e Karsdorp.
La Roma parte bene. Ma non incide. Una bella conclusione di Pellegrini da ottima posizione finisce sul fondo da ottima posizione. Poi un colpo di testa di Ibanez, fuori di poco. Ma per il resto anche ritmi bassi e poche idee. Con qualche concessione di troppo a centrocampo e in difesa contro una squadra modesta ma con le idee charissime.
Ludogorets micidiale in ripartenza: Rick mette sul fondo davanti alla porta una palla persa da Vina. Poi tre occasioni, nitide, di fronte a una Roma che non incide. E alla quarta il Ludogorets clamorosamente gela l’Olimpico… micidiale ripartenza di Rick che brucia Camara e conclude con una sassata a fil di palo alla destra di Rui Patricio. Stadio gelato.
Triplo cambio per Mourinho con Zaniolo, Cristante e Volpato che entrano subito in partita in modo decisiva. Volpato, protagonista anche a Verona, sfiora il pari. Che arriva dopo pochi minuti su un calcio di rigore conquistato da Zaniolo e trasformato da Pellegrini. Partita che anche da un punto di vista emotivo cambia completamente in un ambiente esplosivo che il Ludogorets subisce andando in confusione. Altro fallo su Zaniolo e altro rigore: Pellegrini trasforma anche questa. Gara comunque incertissima. Il Ludogorets segna anche il gol del pareggio su una conclusione di Nonato, appena entrato in campo, su un rimpallo favorevole. L’arbitro annulla per una manata di Rick ai danni di Ibanez. Provvidenzialmente. Sofferenza fino alla fine. Per lo meno fino allo splendido terzo gol di Zaniolo con una deliziosa e incontenibile azione personale.
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